martedì 10 novembre 2020

TAMPONE: 2A STAGIONE PUNTATA 2

La seconda stagione di questa fantastica sit con è molto veloce e finisce già oggi quando alle 17 circa scopro che siamo tutti negativi, cosa quasi certa visto che ieri sera siamo rimasti svegli e allerta fino a mezzanotte e mezza nell'attesa della chiamata che non è arrivata. Domani tutto torna alla normalità: scuola, lavoro, caffè al bar (necessario dopo una giornata intera con le figlie).
Andiamo con ordine, ieri il tampone lo abbiamo fatto alle 22.30 circa, Adele si era già addormentata in auto ed era tranquillissima, dopo il tampone però ha decretato che a Castelfranco erano stati molto più bravi, oggi lo ha ripetuto a tutte le persone che mi hanno chiamato. La mia opinione è che sia molto fastidioso, a Michele ha fatto male, Agata ha pianto un po', Maddalena ha detto che le ha fatto male ma solo quando ha capito che era l'unica ad avere un'opinione propria da esporre e qui chiaramente non esiste la possibilità che qualcuno stia in silenzio. Io credo che questa volta il covid abbia preso paura di quello che avrei potuto fare con tutte e tre a casa 10 giorni: stamattina dopo mezz'ora dalla sveglia stavano già litigando per il posto in cui fare i compiti, il posto sul tavolo: 8 sedie in salotto, 6 in cucina e loro volevano la stessa, anche la Montessori avrebbe mandato maledizioni io le ho semplicemente spostare entrambe, ugoleggiato e minacciate in perfetto stile educativo moderno. Avete presente quella cosa di: devi spiegare le cose, così capiscono? Ecco le mie figlie non capiscono, io porto avanti la teoria che non capiscano perché sono Caoduro, invece una serie di minacce ben fatte funziona un po' di più, non molto ma almeno il tempo di respirare senza qualcuno che urla.
DIETA, oggi dopo pranzo, senza lavoro, un po sfasata anche fisicamente ho ceduto a del pane e cioccolata. Che cosa orribile, poi mi sentivo in colpa, anche perché ero così incasinata mentalmente e fisicamente che non ho fatto nulla e cose ne avrei avute a bizzeffe. Cosi alla fine ero incazzata e in colpa finché non è arrivato il risultato del tampone. Le cose lì sono migliorate, almeno finché non è arrivato l'elettricista nonché amico, che è entrato nei meandri più nascosti e quindi più incasinati di casa, così mi sono sentita un po' una cacca. Ok, l'ordine non è il mio forte, con Agata è impossibile (oggi voleva scappare dalla porta e uscire) ma insomma un po' cacca mi sono sentita.
In foto la birra per festeggiare il covid negativo. 

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