ULTIMO GIORNO A PORTO

Ultima giornata a Porto prima di spostarci a Lisbona domani. Figlie felici per aver visto la libreria Lello ossia quella che ha dato ispirazione a JK Rowling per Harry Potter (è un po' più complicata di così la spiegazione, però si trova in internet), per entrarci bisogna comprare un biglietto, fare coda e poi schiacciarsi tra centinaia di persone che entrano ed escono, però è bellissima anche se così assiepati la si gode ben poco. 

il resto della mattinata, prima e dopo è stato dedicato alla visita del resto della città con non pochi sbuffi da parte di marito e figlie per il caldo e per la camminata. Così alla fine, dopo pranzo, li ho lasciati in appartamento a riposare, mentre io e Maddalena siamo andate a fare una lavatrice e shopping da turiste. È una città veramente carina, ma ve l'ho già detto. Poi si spende poco per mangiare e questo è già di per sé un bene. 

I piccioni sono felici che ce ne andiamo, già sono magretti a causa degli innumerevoli gabbiani, in più in questi giorni venivano costantemente infastiditi da Agata che li rincorreva con Cristiano che la incitava dal passeggino. 

IL QUASI BAGNO NELL'OCEANO

L'acqua dell'oceano è fredda e fin qui lo si sa ma al punto che neanche Michele si sia fidato di farsi il bagno, ecco non me lo aspettavo. In effetti in acqua non c'era nessuno anche perché non mancava neanche un bel vento. 

Dalla spiaggia di Matosinhos, dopo un lauto pranzo di pesce, siamo tornati a piedi fino all'estuario del Douro (non senza tappa giochi e lamentele varie di Agata per la camminata) e lì ci siamo avventurati nel tipico tram per poi scendere vicino alla libreria Lello, quella famosa per Harry Potter, dove senza prenotazione non si riesce a entrare quindi torniamo domani. Intanto oggi abbiamo visto il negozio di sardine, fichissimo.

Poi a piedi fino all'appartamento e cena qui. Papà a lavorare al pc, bimbi alla televisione e io e le grandi ci siamo fatte una passeggiata, così abbiamo visto la città con le luci della notte. 

Devo dire che come città è molto carina e vivibile. E poi questo viaggio è la mia gioia, da Avignone in poi ogni città era colma di librerie e negozi di giochi da tavolo. In mezza giornata a Tolosa ho beccato 3 negozi di giochi e non so quante librerie, ce ne erano 3 nella stessa strada. Maddalena sta diventando matta con i negozi di musica e Adele dopo essere potuta finalmente entrare da Sephora e in altri negozi molto trandy per i teenagers, ha sancito il fatto che potremmo trasferirci a ovest anche con i nonni, perché qui il mercato c'è tutti i Giorni. E, rullo di tamburi, sanno fare il caffè! Sì dalla Spagna in poi ho provato a berlo e si può fare, stamattina pure il cappuccino era buono. 

DA TOLOSA A PORTO

A Tolosa e Burgos sono state giornate impegnative tra viaggi in auto e camminate per le città, quindi arrivata in camera crollavo con i piccoli o talvolta prima. Tolosa è una città veramente bella, molto più di Avignone. Piena di vita e di palazzi storici da vedere. 

Molto vivibile ma di certo la Francia non scherza come costi e così è il luogo dove ci siamo organizzati con una pasta della 'borsa salva cena'. Mentre i viaggi in auto si sono susseguiti tra giochi, disegni, litigi, insulti e poche nanne, a parte Maddalena che dormirebbe sempre e ovunque, siamo arrivati a Burgos piccola ma suggestiva. Un villaggio medievale molto carino con una basilica spettacolare, soprattutto se ha l'ingresso a costo agevolato per famiglie numerose. Poi paella e tortilla per tutti e diesel a più non posso, Michele tornerebbe in Spagna a fare il pieno tutti i giorni, se potesse. 

A proposito l'uomo è molto più rilassato, lui non se ne rende conto ma io sì. Dice di odiare le vacanze ma, in realtà, gli piacciono un sacco solo che non può ammetterlo. Oggi finalmente siamo arrivati in Portogallo e sappiate che il confine con la Spagna è su una strada normalissima dove passano camion e bilici attraverso i pochissimi paesi. Il paesaggio è sicuramente diverso dal nostro sia in Francia che in Spagna e Portogallo: distese di nulla che si affacciano su città e paesini. Chilometri di boschi ieri mentre costeggiavamo i Pirenei, colline brulle e coltivazioni di olivi oggi. 

Porto invece è una bella città, estremamente vivace e vitale con solo un difetto: tanti parcheggi coperti ma quasi tutti troppo bassi per una freemont con sopra un baule, è stata una dura ricerca ma alla fine ne abbiamo trovato uno. E mentre ieri siamo stati accompagnati dalla pioggia e da molto vento, oggi per fortuna nessuna nuvola ma sicuramente molto vento. Abbiamo pure insegnato ad Agata e Cristiano cosa fossero i parchi eolici. Ma torniamo a Porto, oggi solo un giro veloce sopra il ponte sul Dauro fatto da mister Eiffel, si quello della torre, uno stop al parco con giochi per bambini e pusher che vendevano dosi, ma senza creare fastidi e poi sulla via dello shopping. Domani un altro giorno in questa città tra corse, salti, lamentele perché camminiamo troppo o hanno fame, sete ecc ma tutto sommato sta andando molto meglio del previsto date le ore di auto fatte.

INIZIA LA VACANZA

Siamo partiti dopo la fine della sagra con la missione evidentemente andata in porto e conclusasi con la cena dei collaboratori. Primo giorno: Cusignana - Avignone! 8 ore di auto, la tratta più lunga. 

Partenza alle 4, in teoria io mi sarei dovuta svegliare alle 3.30, svegliare Michele, fare colazione, chiudere tutto e poi svegliare una alla volta le figlie in base all'ordine in cui devono salire in auto: Maddalena, Adele, Agata e infine Cristiano per ultimo. In pratica Maddalena si mette la sveglia anche leu per mettersi via le ultime cose. Sto scendendo e Cristiano è già sveglio, tempo 10 minuti e arriva pure Agata bella pimpante e attiva. Alla fine è stata svegliata solo Adele, l'unica che non ha più chiuso occhio, mentre soprattutto Maddalena e Cristiano hanno dormito parecchio in auto. Tra tappe pipì e per sistemare meglio il baule sopra, la prima fermata con visita è stata a Frejus, un paesino romano dove abbiamo pranzato con il cibo preparato dalla santa nonna che aveva paura non mangiassimo, memore di quando eravamo stati a Parigi. Fermata abbastanza veloce per arrivare a Avignone alle 15.30 circa. Pomeriggio e sera dedicati alla visita e dopo il viaggio e la camminata ora dormono tutti profondamente. Il centro con la zona del Palazzo dei Papi è proprio carino, abbiamo trovato anche la forma base di una sagra: un'orchestra con gli stessi modi di atteggiarsi della versione italiana e una sola giostra dove chiaramente sono saliti tutti e 4 e finalmente io sono potuta stare giù. Michele ha detto che la sagra è tutta da sistemare, manca lo stand versione oltralpe, ho paura che stia meditando di esportarw il modello Cusignana, pur di fare sagra tutto l'anno. Io l'ho detto che ormai è una missione di vita. Domani andiamo a Tolosa ma prima giretto a vedere il Pont d'Avignon. 

PULIZIE DI FONDO

Sulla sagra oggi non ho poi molto, pure Michele ci è passato solo stamattina e ovviamente è lì stasera. Ormai siamo alle battute finali e di domenica il centro di raccolta rifiuti è chiuso, quindi quel giro non c'era. Io sono riuscita a terminare tutti i lavori impegnativi che mi ero ripromessa di fare, per lo meno quelli che potevo fare da sola. Ho sistemato l' armadio dei giochi da tavolo, che figata. Da domani iniziamo la preparazione per le ferie e stasera mi sono goduta il pdf di prova del libro che pubblicherò a novembre, è emozionante vedere come le illustrazioni siano esattamente come le avevo pensate e intanto comincio a pensare al prossimo.

UN'ULTIMA INCURSIONE

In questo sabato ho fatto un'altro tentativo di scoperta andando a sagra, in realtà la vera e propria missione è la mia quando vado: torno piu sudata di quando mi ero iscritta in palestra molti anni fa ( senza alcun successo e senza alcun divertimento da parte mia). Stasera non c'erano i nonni ma una famiglia di amici a farmi da spalla con le baby birba. Tra le varie prove da superare c'è stata anche quella di salire sulla giostra moto con Cristiano e per fortuna non ci sono prove visive di questo, ho passato il giro spiegando al bambino che il prossimo anno potrà salirci benissimo da solo. Santi amici che mi hanno aiutato. Oggi la sagra era piena e se non avessi dovuto rincorrere (in maniera reale e non figurata) i due pargoli mi sarei soffermata a guardare le persone. È sempre un aspetto molto interessante, dove la mia fantasia ci mette del suo pensando a chissà quali storie ci siano dietro a ognuno dei presenti, ai loro atteggiamenti e comportamenti. Quanta insicurezza dietro a una pancia fuori, quanto amore dietro uno sguardo o a bugie dietro un abbraccio. Un insieme così vasto di persone così diverse è un mondo incredibile di storie che si potrebbero scrivere e chissà magari un giorno lo farò. Intanto scriviamo per bambini. 

DA CASA A VIA: DIFFERENZE DI FEBBRE

Pur di convincermi che la missione 'sagra per sempre' sia solo una mia idea, si è fatto venire la febbre pure Michele, anche se ora dice che sta meglio, io ho cercato di spiegargli che l'adrenalina fa questo ma poi starà peggio ma tanto lo faccio solo per la mia coscienza perché lui di certo non mi ascolta. Comunque io sono andata dal medico, manca troppo poco alle ferie per rischiare e niente, ho avuto il mio solito problema estivo: sudore- condizionatore. Sostanzialmente se sudo dovrei stare distante da una fonte di aria fredda. Solo che è impossibile non sudare con le due belve minori: sudo per farli mangiare, per cambiarli, per farli addormentare, per farli entrare, per farli sedere ecc.

Questo ko comunque è dovuto alla pulizia interna dell'auto, non fa per me! È chiaro! Intanto stasera dovevo trovarmi con un'amica e invece rimandiamo a domani tenendomi tosse e raffreddore. 

KO NELLE RICERCHE

Le mie ricerche stavano andando nella giusta direzione e quindi gli agenti della missione sono riusciti a mettermi ko (ora mi raccomando leggete tutto con molto complottismo altrimenti non sta in piedi), con un combo stanchezza e condizionatore mi hanno fatto venire la febbre il 16 di agosto. Ma si può? Beh in effetti le probabilità erano alte, visto che mi faccio una febbre a estate. Oggi però ho ricaricato le pile dormendo il pomeriggio e mi rimane solo un raffreddore che con 40 gradi ve lo consiglio. Infatti stasera Cristiano sta tentando in tutti i modi di farmi fuori usandomi come tappeto elastico quando non si picchia con Agata. In foto: tentativo di sfinirli affinché dormano... Per ora non è servito. 

LA SERATA DEFINITIVA

Stasera aveva già in sé la possibilità di scoprire la missione 'sagra per sempre', ormai mi sembrava una cosa semplice: celebrazione, processione, cena, giostre e finalmente, dopo 5 anni, i fuochi. Cioè semplice per modo di dire dato che mettere Cristiano e Agata nello stesso luogo di una sagra già rende tutto complesso. Unica certezza la futuribilità come agente segreto di Cristiano, che ogni due minuti scappava verso le stanze nascoste insegnategli dal padre quando lo porta in piazza di giorno, che evidentemente fa parte delle lezioni accademiche travestite da un 'lo tengo io così ti riposi' e io lo ringrazio pure.

Comunque torniamo a stasera: sembrava tutto più o meno semplice, se non che Cristiano a un certo punto passava da correre a semi addormentarsi e che Agata, nonostante la Volontà di vedere i fuochi, ad un certo punto mi abbia chiesto di andare a casa perché era stanca. E quindi alle 23 dormivano entrambi, io ho preparato una lavastoviglie e poi mi sono messa a leggere. Santi libri che salvano. 

TENTATIVI DI DEPISTAGGIO

È chiaro che sono vicina alla scoperta di questa azione segreta e quindi il grande capo ha deciso di mettermi i bastoni tra le ruote sottoforma di azioni e persone. Una delle caratteristiche degli agenti è il senso di onnipotenza ossia anche Dio deve rispondere a loro, che se pensiamo al fatto che parliamo di una sagra parrocchiale, sa tutto un po' di blasfemo. Ciò non cambia comunque i comportamenti e le frasi che infastidiscono la qui presente ricercatrice e che si concludono con un: 'ma era solo ironia', 'no ma era solo così'. So io dove farei finire l'ironia...

L'altro tentativo di depistarmi sono le persone. I piccoli a casa che tra richieste e capricci stanno facendo un ottimo lavoro e poi altri personaggi che si lamentano con la sottoscritta dei comportamenti del grande capo, come se io potessi risolvere qualcosa dato i deliri di onnipotenza di cui sopra. Diciamo che è solo il quarto giorno, ho cercato un albergo dove andare fino a martedì, ricordando poi che io in questi giorni starei lavorando  e ho deciso che il prossimo anno saluto tutti e vado al Giocaosta e ciaone alla missione segreta!

Intanto ci concediamo un gelato, almeno se ingrasso c'è un motivo! 

TERZO GIORNO: LA STRATEGIA

È sempre più chiaro che si tratti di una missione segreta che la notte scorsa ha avuto bisogno di lezioni di tattica sottoforma di partita a Risiko. Una notte intera di strategia, mentre io semplice persona comune mi destreggiavo con l'ultimo futuro agente che si svegliava più volte, probabilmente già in ansia da prestazione per i suoi futuri impegni militari.

Stasera ho provato ad andare a vedere con i miei occhi per carpire qualche indizio ma evidentemente il padre ha già arruolato i figli più piccoli che hanno fatto di tutto per distrarmi dal mio intento correndo prima sotto alla stand e poi in mezzo alle giostre, anche quelle per ragazzi grandi, perché chi osa mettere limiti a dei quasi agenti segreti? Sia mai!!! E sono pure stata costretta a salire poiché le sorelle maggiori, impegnate nell'impresa sono inutilizzabili. Mannaggia! 

Ho però dato un aiuto alla missione, di cui in realtà non dovrei sapere nulla, quando il grande capo nonché coproduttore di casa mi ha detto: dimmi a che ora hai preso il numero, sei arrivata in cassa, ti arriva il cibo e io, da perfetta studentessa che vuole essere ammessa alla missione (perché non mi sembra giusto essere l'unica esclusa o forse sì che è più rilassante) ho preso nota del minuto preciso in cui ho fatto ogni passaggio e ricevuto ogni cibo inviando poi tutto tramite messaggio (ma non tramite WhatsApp che è risaputamente controllato) a cui non ho ricevuto risposta, cosa abbastanza normale in queste serate. 

SECONDO GIORNO: la missione sagra per sempre

Potremmo riassumerlo con questo scambio:

IO: 'te me par in prest' (modo di dire veneto che sottolinea una persona che ha fretta di andarsene)

LUI: Non posso rilassarmi troppo. 

Oh Dio, forse ho sposato un agente segreto ed è in piena missione, probabilmente dovrà vigilare su qualcosa di sconosciuto e così mi torna in mente il pranzo dai miei dove a un doppio tin di 2 cellulari diversi figlia 2 chiede al padre quale gruppo sia (lei aveva il telefono lievemente distante) e figlia 1 risponde: ah tranquilli ho scritto io. 

Evidentemente sono tutti e tre nella stessa missione che si chiama 'sagra per sempre' e nella quale stanno arruolando Agata che oggi si è fatta 2000 mila giri con il papà mentre Cristiano al 1998esimo giro ha detto basta anzi 'bata'. A parte i miei viaggi pindarici, tutto è iniziato con un: 'oggi stai a casa qualche ora?' detto alle 8.45.

È partito alle 9, tornato alle 11.00, ripartito alle 11.10, ritornato alle 11.40,ripartito alle 14.30 (il buco in mezzo era il pranzo dai miei) tornato alle 15.30 ripartito, ritornato alle 16.30. A quel punto gli chiedo se ci sediamo fuori e fino al momento del 'te par in prest' è andata cosi:

Tin, 

Devo sistemare l' entrata delle camere ( sto facendo le pulizie di primavera con il dovuto ritardo) 

Tin

C'è lo scatolone

Tin

Dei cerchielli

Tin

Che così non mettono

Tin

AGATA: mammmmaaa

Tin 

Volevo prendere il porta 

Tin

Asciugamani 

Tin 

Come avevi detto tu.

LUI: L'avevo detto

Tin

Io? 

Tin

Sì

LUI: AH OK

Tin

Ci sono problemi che arrivano tutti questi messaggi? 

LUI: Bah no, solo che lei così, lui cosà, lei bla, lui blo (non posso riportare i Dialoghi e le problematiche perché fanno parte dei segreti della missione 'sagra per sempre' e unici dettagli che io ho potuto sapere in quanto serve la facciata innocente e pure che non sa cosa succede in cantina).

Bene, ciao! 

Ore 17.15 parte, 10 minuti dopo seguono le mini agenti che per essere meno sospettabili hanno chiesto i soldi per le giostre. 

Il resto della famiglia invece ha continuato così:

IO: Cristiano dove si fa la pipì? 

CRISTIANO: Pipì water. 

Ottimo, teoria 10, pratica bocciato. Pipì ovunque. 

AGATA: mamma andiamo fuori, mamma giochiamo, mamma leggiamo un libretto, mamma posso vedere George, mamma mi prendi in braccio. Ecc

CRISTIANO: bruta ( e tira la lingua) 

Ora attendiamo che si addormenti e poi crollerò anche per oggi. 

PREGATE PER ME: È INIZIATA LA SAGRA

Lo so che sembra esagerato dire 'pregate per me' ma qui è veramente qualcosa di epocale. Quest'anno mi sono ripromessa di non arrabbiarmi, di prenderla con filosofia (ma la sagra doveva ancora iniziare quindi probabilmente sarà una falsa promessa) quindi se mi vedrete girare in tondo in giardino non disturbatemi perché starò filosofeggiando per evitare di esplodere con il Vesuvio quando ha coperto Pompei.

Giornata 1, che poi per noi è la giornata 1000: lasciami in silenzio che voglio sentire il vento. Erano le 12, era stato via tutta la mattina. Ho pensato: iniziamo bene! La situazione poi è continuata con una costante che mi ha fatto tranquillizzare : broncio di riflessione, telefonate, messaggi, qualche parola. Tutto sistemato. Ho scoperto pure il menù con i prezzi e ho potuto avere anche qualche altra informazione. Non molte quindi non chiedetemi nulla che tanto non lo so. Si è portato prima Cristiano e poi Agata. Quest'ultima al suo primo giro in strada senza rotelle e con maglietta della sagra che non si può togliere per niente al mondo. Sono rovinata ma già lo sapevo. Ora, notizie non ne arrivano da ore quindi non saprei se sia un bene o un male ma noi qui a casa tra giri vari e

nanne siamo tranquilli. Pronti ad affrontare un'altra giornata di sagra 2023.

In foto la maglia che non si può togliere.

PS: È tutto ironico o quasi. 

IN PREPARAZIONE: DALLA SAGRA ALLE VACANZE

Finalmente Cristiano ha fatto la pipì sul water, anche se è stato un singolo episodio non ancora ripetuto. Nel frattempo cambierà camera andando in quella che condividerà con Maddalena, vedremo le prossime notti come saranno, ma tanto mi sveglia comunque. I preparativi per la sagra continuano e, oltre al marito, ho perso anche la secondogenita che vende biglietti, appicca manifesti, pulisce, sistema, insomma è sempre in piazza con il papà e anche di più. Ieri ho dato il mio piccolo contributo andando ad appendere un po' di manifesti, ma per il resto mi sto concentrando sul viaggio, partiremo il 25 agosto ma essendo un po' impegnativo ha bisogno di preparazione. Con Maddalena abbiamo aperto anche un canale tiktok e uno instagram per raccontarvi i nostri viaggi in auto. Ci proviamo e ci divertiamo. Si chiama family.bycar se volete seguirci. Non so se l'avevo già scritto, ma siamo parte dell'associazione famiglie numerose e ci sono sempre un sacco di collaborazioni con aziende che devono smaltire cibo non vendibile o in scadenza. È una figata, soprattutto perché la spesa ci sta costando veramente tanto, soprattutto ora che anche i piccoli mangiano come bufali. Il lavoro ora è al minimo ma va bene così, i nonni mi sa che hanno bisogno di pausa! 

RIASSUMENDO

Siamo andate a vedere Barbie, dopo 5 anni rientro in un cinema e, l'audio non va, ci rimandano a casa. Torniamo la sera successiva, Michele non può più perché siamo in periodo sagra, mi trovo l'auto piena di preadolescenti, adolescenti e post adolescenti, ma meglio così almeno nessuno mi ha parlato al cinema. Unica conversazione tra me e figlia 2, è lei che ha fame e io che le rispondo di mangiare i pop corn che c'erano per terra che erano pure tanti. Siiii, è stato divertente. Per quanto riguarda il film avevo aspettative molto alte dopo le recensioni lette, forse troppo alte. Tutti veri gli spunti femministi salvo che farli a mo di pippone proprio non ci stava, diventa poco ascoltabile e poci da riflessione. Molto più interessante invece il punto in cui la protagonista mostra a Ken quanto siano importanti entrambi oppure mi ha fatto riflettere cosa sia andato subito fuori produzione. Poi il film è simpatico e carino quindi vedibile. Questa settimana è comunque quella degli spettacoli: con Adele siamo andate a Bassano a uno spettacolo di danza contemporanea. Non ci capisco nulla, quindi di solito agisco così: penso se secondo me era carino, che effetto mi ha fatto e poi ascolto i più esperti e comprendo se ci avevo azzeccato o meno.

Per il resto una bella serata con le amiche, le ultime lezioni, i preparativi per le vacanze o meglio per l'auto. Michele che si fa venire un'infiammazione alla caviglia e non cammina.

Cristiano che non ne vuole sapere di fare pipì sul water (le femmine sono più veloci). 

Litigi tra fratelli, lavori in casa, collaborazione in famiglia, capricci, litigi, io che svalvolo. Insisto. Svalvolo. Sgrido. Svalvolo e penso che sta iniziando la sagra e a casa nostra è tutto tranne un periodo rilassante.