sabato 7 novembre 2020

L'UBRIACONA

La colazione la ritengo un momento sacro, quindi dopo la necessità di avere dei secondi di silenzio, ora necessiterei di una colazione da sola senza che nessuno mi chiami, mi faccia alzare, scompaia tentando nuovi guiness dei primati per l'attività più pericolosa mai vista. Segue a ruota il momento doccia, oggi mi volevo far del male e quindi ci ho provato con 3 figlie senza adulti che le gestissero o meglio che cercassero di arginare la. Piccola di casa. Non paga di questa prova già da super eroina, ho ben pensato di farmi una maschera viso perché effettivamente ce l'ho da 15 giorni e non l'avevo mai fatto. Dopo qualche litigio con Agata, in qualche modo mi sono ritrovata in bagno da sola: maschera di stoffa sul viso, seduta sul water (chiuso) ad aspettare che passino 15 minuti e nel frattempo ho scritto questa prima parte. Dopo 7 minuti Agata stava già tornando di sopra. Santo paradiso, magari se mi vede con la maschera che mi fa sembrare Leonardo Di caprio quando aprono la maschera di ferro e ha la tela sotto. Qualcuno l'ha bloccata e intanto sono passati 9 minuti. Stamattina mi sono dimenticata di pesarmi, è vero che non volevo farlo perché sono nei giorni della femminilità (quanto mi piace questo nome, fa molto 1800) ma il mio inconscio ha proprio fatto in modo che non me lo ricordassi e quando mi è venuto in mente era troppo tardi, stavo già ingurgitando quintali di dolci per colazione. I minuti sono 11, posso prepararmi per la doccia.

Seconda parte, della dieta c'è poco da raccontare: aperitivo bar posta, pizza e birra. Da raccontare c'è l'acquisto delle birre: vado al supermercato, prendo uno di quelli cestini carrello e lo riempio di birre e niente altro, mi reco alle casse self e mi metto in coda, nell'attesa comincio a cercare la carta fedeltà del supermercato sperando in qualche scontistica,a evidentemente Agata giocando l'ha fatta scomparire. Io, comunque comincio a 'ravanare' nella borsa, dove c'è di tutto e di più. Ora seguitemi e immaginate la scena: voi siete 2 ragazze giovani e strafighe, che si possono permettere minigonna, stivale lungo e cappotto aperto per andare al supermercato (sì, è vero che ho pensato, dove cazzo vai vestita così, però in realtà era la voce dell'invidia che parlava, perché stavano veramente bene, magari poi tolga la Mascherina erano brutte brutte... Sì è sempre l'invidia che parla), bene, vi mettete in coda alle casse self di un grande supermercato e davanti a voi avete una con un giubbotto 100 grammi ma di quelli da sfigati, si capisce, scarpe di marca sì ma di un colore improponibile e comunque da corsa (erano le prime che ho trovato), capello alla c. Di cane (anche se pulito), struccata (mi devo ancora abituare) con un po' di ricrescita delle sopracciglia e pure spettinate (scusa Sabrina) che è praticamente piegata dentro alla sua borsa e che ha un cestino pieno di birra. Si svuota una cassa e questa donna davanti a voi non se ne accorge, richiamate la sua attenzione e lei reagisce come se si chiedesse cosa stasse succedendo con un: 'oh, ah sì, no ma, o sì, scusate!'
Voi cosa penserete? Che è un'alcolizzatq e nella vostra mente penserete a chissà quale storia poteva celarsi nel suo passato, beh io l'avrei fatto, anzi l'ho fatto pensando tutto questo mentre uscivo dal supermercato e ridevo, così quelli che mi hanno visto fuori avranno pensato che fossi pure matta, a no, c'è la mascherina, forse sono salva.  Foto della serata. 

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