lunedì 26 ottobre 2020

IL DIETOLOGO

Era una giornata dieteticamente perfetta (lo so che non esiste dieteticamente, ma sarà brevettato insieme alla #dietaassociata): mangiato vario, poco, camminato tanto (su e giù per la casa), fatto un sacco di Fitball, a causa di Agata, mini balletto classico con sottofondo di pianoforte suonato da Adele (questo pseudo lockdown sta già dando i suoi frutti), poi però il patatrack che si chiama cioccolata calda, l'altra sera non l'avevo bevuta, sentivo ancora la voglia. Non che stasera me la sia proprio goduta, è arrivato il piccolo pozzo senza fondo e ha detto:'mamma, buona', strano, ci fosse qualcosa che non mangia. Vi immaginate se avessi a che fare con un dietologo? Come glielo spiego che mi è venuta voglia di cioccolata calda e l'ho fatta? Potrei spiegare che ho scelto una cioccolata di qualità, fondente, che ho favorito l'economia locale prendendola nel negozio di paese... Ma non credo sarebbe felice. Ecco perché non posso andare da un dietologo, perché manco se me lo dice Dio, io ascolto. Oggi però è una giornata che meritava una coccola, le bimbe maggiori non faranno sport per un mese. Un mese a casa tutti i pomeriggi senza muoversi, d'inverno. Una condanna. Poveri ragazzi, ci rimettono sempre e con loro tutte quelle persone che si impegnano a farli divertire, a dar loro dei sogni, delle sparanze, dei desideri perché lo sport, il coro, la musica è anche questo.
Mi godo la cioccolata, ma mi dispiace perché la TV e i tablet sostituiranno l'attività e così rischiamo che al posto di divertirsi con pari età, guardino la D'Urso... 

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