martedì 30 giugno 2020

DOVREI DIRE GRAZIE

Oggi ho sforato, nel tardo pomeriggio ho sentito la necessità di mangiare un gelato (che si somma all'ingordigia del post pranzo con un pezzo di dolce, maledetta bocca), comunque torniamo alla necessità. Oggi mi sono dedicata a delle correzioni, sono testo forti di persone che hanno sofferto tanto e ti entrano dentro come lame. Ogni volta che leggo mi ritrovo a pensare a quanto sono fortunata e che forse dovrei brontolare un po' di meno, perché stiamo bene. Solo che quando finisco di leggere ho bisogno di una botta di zucchero per non piangere. Ecco, poi arrivano pure le belle notizie e dal commercialista, quindi sono ottime notizie penso che bella giornata, mi fa valorizzare quello che ho. Sorridente anzi proprio sbellicandomi dalle risate, affronto Maddalena che si taglia appena un dito e comincia a urlare: dobbiamo andare in ospedale, chiama l'ambulanza, devo mettere punti, mi sento male. L'ho disinfettata e messo il cerotto e so che lei è molto sensibile, ma a un certo punto non sono più riuscita a tenermi, mi sono messa a ridere, non proprio davanti a lei ma quasi, sembrava un film comico. Potrebbe avere un futuro come attrice. Fatto sta che tutto stava andando bene e io ero ancora nella fase ringraziamo per quello che abbiamo quando inizia la cena: comunico delle belle notizie del commercialista e mi rispondon: io avanzo I soldi, io li spendo in birre mentre io già pensavo a cosa avremmo fatto insieme, mi hanno proprio smontata, anzi hanno iniziato, il cellulare al posto di una sana discussione ha fatto il resto,allora tutti i buoni propositi, i momenti di ringraziamento diventano sostanzialmente imprecazioni che però fatti in maniera dovuta hanno ottenuto qualche parola di scusa (adoro quando si sentono in colpa) 
Cambiando discorso abbiamo tolto il pannolino ad Agata e iniziato la fase pipì ovunque.
Nella foto la tavola in fase di spreparazione e le figlie in lettura. 

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