mercoledì 5 maggio 2021

LA FOTO

Ultimamente mi imbatto in foto e la mia vena femminista si riaccende. Mi chiedo ma siamo più cretine noi donne a doverci prostare così, ammantate di filtri e di oose ammiccanti nel vano tentativo di sedurre. O siete più deficienti voi maschi che manco vi rendete conto che tra la foto e la realtà c'è un abisso? Abbiamo proprio bisogno di essere usate in questo modo o di essere usati perché qui è una bella gara. Direte che la mia è invidia, forse sì, alla fine sembra che conti più il pacchetto esterno che il regalo e io che punto tutto sul centro va a finire che ci rimetto. D'altro canto tra le bambine, il lavoro, nuovi progetti chebmi frullano in testa e la malsana idea di prendermi del tempo per le mie passioni, la carta e il fiocco mi interessano troppo poco. Io sono così anche quando li faccio i regali, il pacchetto è proprio buttato a caso, con la prima carta che trovo, perché per me non conta, serve solo a dare suspance, a creare attesa non aspettative, a non darti tutto e subito. Eppure sembra che non funzioni così il mondo, anche quello a me molto vicino e mi ritrovo a pensare a quelle ragazze che mandano le loro foto a maschi delle loro intimità, senza rendersi conto dwl pericolo, dell'errore, come se aggrapparsi a uno così sia un bene. Poi quelle foto vagano, girano. Ieri sera ho cominciato un percorso sull'adolescenza e ora mi rendo conto che una delle cose che devo spiegare alle mie figlie è questa. Il corpo non va regalato, coglioni ce ne sono troppi e forse lo sarà anche quello che crederete giusto per voi, per questo non regalatevi, mai.
Ultima frase per buttare tutto in vacca, credo queste riflessioni scaturiscano dalle passeggiate e dalla frutta. 

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