venerdì 23 aprile 2021

INCAZZATURE E DONNA AL VOLANTE

Andiamo con ordine: sono incazzata, ma non con qualcuno di preciso, con i piani alti. Ieri ho scoperto che dopo i 5 mesi di maternità obbligatoria, per fare la facoltativa si guadagna solo il 30% dello stipendio. Non ne sapevo nulla perché ho partita iva e quindi anche io ho i 5 mesi ma posso lavorare comunque (come se fosse facile e possibile, ok io riesco ma perché ho un lavoro particolare che è in casa e con delle famiglie molto pazienti, però già questa sarebbe una cagata pazzesca), ma una lavoratrice dipendente che debba scegliere se lavorare praticamente fino al parto, giusto per riuscire a vedere suo figlio che tira su la testa mi sembra proprio un'enorme, gigantesca cazzata. Poi chissà come mai i travagli sono lunghi, i parti difficili, i cesarei in aumento, poi i neonati non dormono ecc. Logico, se la mamma è strassata fino al giorno prima delle contrazioni. Mi verrebbero un sacco di parolacce, ma me le tengo, immaginatele. Siamo tornati indietro al posto di migliorare e non parlo della condizione della donna, perché qui è una condizione della famiglia. È veramente assurdo.
Ora mi rilasso un attimo e vi parlo di cose più frivole, perché il nervosismo non fa bene.
Stasera ho guidato l'auto nuova e mi sono resa conto che forse non sono mai salita in un suv: è alta, enorme però ho capito come funziona il cambio automatico, salvo l'andare in panico negli incroci per la convinzione che potesse morire. Credo che questo eliminerà un po' di problemi di guida che avevo.
Torniamo e Maddalena è già in camera, le avevamo detto di stare in salotto con le sorelle. Convengo con il papà che andrebbe richiamata perché non ci ha ascoltato e mando lui. Stava dormendo e non per finta, alle 20.30 lei dormiva a letto e Agata sul divano.
Per un attimo il gene ansiogeno Franceschini si era impossessato di me e stavo per dire a Michele che Maddalena magari stava male se dormiva, per fortuna mi sono fermata quel secondo in più a riflettere (e solo perché poi mi dice che sono una madre ansiosa, secondo me non è vero) e mi sono ricordata che anche io andavo a letto prestissimo e dormivo, eccome se dormivo. Infatti, quando oggi mi ha detto che preferiva fare i compiti che andare dai nonni, così domani mattina può dormire, io l'ho capita. Svegliarsi presto non è mai stato neanche io mio forte, piuttosto (se proprio devo) rimango sveglia di sera (ma se anche dormissi 12 ore non mi sentirei in colpa). Adele e Agata sono leggermente diverse, fin troppo per quel che mi riguarda.
Prima di chiudere, volevo aggiornarvi sulla dieta, oggi sono stata bravissima, infatti ho fame, ma terrò duro perché domani mi peserò, poi prima ho notato un po' di buccia d'arancia sulle cosce e no, quella proprio no. Fa male, quindi sono decisa: si mangia meglio, meno e ci si muove di più.
Ma gli obiettivi per la prossima settimana ve li dico domenica, quando li avrò studiati per bene.

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