Niente cenetta romantica, niente fiori né cioccolatini e tanto meno un regalo, rare volte San Valentino è stato diverso, salvo che ogni tanto almeno facevo un dolce, oggi neanche quello. La mia mente sadica stava premeditando di impacchettare una scatola vuota e fargliela trovare sul tavolo solo per godermi il momento in cui l'avrebbe vista e il senso di colpa lo avrebbe assalito, ma sono stata magnanima e gliel'ho pure raccontato così abbiamo riso un po', prima che partisse con le lezioni su San Valentino che diceva più o meno così:'guai a te (prima detto a una figlia poi all'altra) se vengo a sapere che farai saltare a tuo moroso un allenamento, una cena o un qualsiasi altro impegno perché deve portarti fuori il 14 e non il 15 o il 20 o un altro giorno perché se lo vengo a sapere, lo chiamo e lo porto io fuori a bere finché non torna in ambulanza ubriaco.' La parafrasi è: se lui salta l' impegno, tu salti San Valentino.
Quindi, caro futuro moroso delle mie figlie che ancora non puoi leggere questo brano ma magari lo starà facendo tua madre o tuo padre, io ti chiedo già scusa perché oltre a sopportare una delle mie bestie (e sia chiaro che a te non dirò mai questa cosa, perché devo liberarmene e saranno problemi tuoi) dovrai pure sopportare un suocero così. Per una volta il problema non sarà la suocera, che ti tratterà benissimo per un motivo che tu non saprai finché non sopporterai abbastanza giorni consecutivi la tua fidanzata.
Devo escogitare un modo perché non capisca subito di che pasta sono fatte.
Non mi esprimo ancora sul maschietto perché è troppo piccolo.
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