AVVENTURE IN PEDIATRIA

Non sono scomparsa, semplicemente il decorso della malattia di Agata si è rivelato più complesso del previsto perché chiaramente doveva farci scoprire qualche patologia che non avevamo ancora avuto il piacere di provare. D'altro canto è pura statistica, con quattro figli si alzano le probabilità di avere a che fare con le malattie dei bimbi. Andiamo con ordine, la febbre dell'altra sera ieri mattina era scomparsa e praticamente anche il mal di gola ma era comparso uno strano dolore ai piedi, seguito da pustolette ovunque. Pomeriggio cob Agata estremamente dolorante, cancello l'ultima giornata del corso (che dovrò recuperare) e attendo che la pediatra risponda dopo che ci eravamo sentite e le avevo inoltrato delle foto perché non era in orario di visite... Diciamo che ho aspettato telefonando e mandando messaggi. Le sembravano solo punture d'insetto. Bene, Agata continua a piangere e lamentarsi le pustolette emergono a vista d'occhio (e non è un modo di dire, Maddalena le ha proprio viste uscire) alle 18. 30 le dò un anridolorifico, dopodiché arriva Michele e la porta in ospedale, pronti per una nuova avventura. Questa volta l'avventura inizia al triage, dove la poco gentile infermiera chiede perché sia andato lì con quei sintomi. (vedete non sto commentando, non lo sto facendo e non sto riportando tutte le parole che ho proferito io quando Michele mi ha scritto mentre io stavo andando al lavoro con Cristiano). L'attesa di Michele però non è stata lunghissima (il grande capo dell'ulss si è salvato da un altro gentile attacco) e niente il medico non era convinto di cosa avesse, aveva due proposte: follicolite e bocca, mani, piedi. Antibiotico e antistaminico. Oggi avevamo comunque la visita dalla pediatra che ha confermato quanto sopra, solo che ha detto che le ha entrambe e che la bocca mani piedi è un po' atipica perché ha pustolette in varie parti del corpo. Confermate anche le medicine che abbiamo già iniziato. Per chi non lo sapesse, come me fino a ieri sera, la follicolite è un'infezione di brufoletti, in questo caso partita dal 'riscaldo' dovuto al sudore. La bocca mani piedi è un virus che si trasmette per bocca, fastidiosa ma non pericolosa. Dove l'abbia presa non si sa, ma si è guadagnata gelato così riesce a mangiarlo meglio visto che le pustolette sono anche in bocca. E ce lo siamo guadagnato tutte, visto che ne ho preso per tutta la famiglia. Viva il gelato.

Insomma, queste due malattie non le avevamo ancora provate. Cosa volete, c'è sempre una prima volta e noi quest'anno ci stiamo impegnando anche d'estate. Non dirò mai più chissà che arrivi l'estate così passano le malattie perché siamo già stati 2 volte in pediatria e giuro che non ci piace per nulla.

Domani invece vi racconto del corso che ho tenuto la mattina al centro AllegraMente, troppo bello, ve lo assicuro. 

TUTTO NELLA NORMA... INSOMMA COME D'INVERNO

Tutto nella norma: Agata ha mal di gola, Cristiano il raffreddore e io di nuovo la voce bassa. Ormai ci rinuncio, neanche l'estate ci ha aiutati... Forse perché mancano le ferie al mare, questa è la verità. Però mi sto divertendo con il corso da game designer, i ragazzi stanno lavorando alla grande e venerdì avremo ben 3 giochi da provare. Stanno inventando, scrivendo regolamenti, disegnando carte o tabelloni e soprattutto si stanno aiutando tanto. Troppo bello, se in più arrivano 2 scatole a sorpresa di giochi da aprire e stasera sono riuscita pure a giocare, cosa voglio di più? Beh qualcosa la vorrei, ma ci accontentiamo. Peccato aver perso l'incontro stasera con Maura Gangitano, perché avevo già il suo libro, ma questa sera era meglio stare a casa, anche perché la Sveglia prima delle 7 mi sta uccidendo. 

CI DIAMO AI CONCERTI

Mi autoregalo il premio mamma dell'anno in casa Caoduro. Nonostante la stanchezza delle sveglie mattutine e delle nottate con Cristiano, stasera ho portato le ragazze al concerto di Michele Bravi, il papà pur di non venire si è tenuto Cristiano. Dopo un brevissimo primo approccio di Agata durato una canzone, siamo finite al parchetto a giocare per un'ora e mezza mentre le sorelle se la passavano tra canti e urla. Abbiamo anche conteggiato il numero di persone che si sono sentite male perché se c'è un mezzo di trasporto, Agata deve controllarlo, andando verso Treviso abbiamo incrociato sue trattori e ha detto che anche lei ne vuole uno. Me la vedo in vestitino, con capelli acconciati, trucco che guida un trattore enorme.

MOGLIE DI FACCIATA

È ufficialmente iniziato il periodo dell'anno in cui rappresento solo la facciata della moglie, poiché la vera compagna si chiama Sagra con annessi e connessi, in realtà è così anche il resto dell'anno ma ora è particolarmente evidente. Poi uno dice perché comincio a non sopportarla più. Voi sopportereste l'amante che si porta via i momenti belli, i sorrisi e a voi restano le rispostacce, i nervosi. Tanto sappiamo che è così percio torniamo a ieri che abbiamo visto il palio, mamma che ricordi, non potrei mica correre ancora, beh già allora era stata un'attività oltre la mia portata mentale. Quanto sudore, quanta fatica però Adele è lanciatissima e vuole partecipare il prossimo anno, chiaramente non mi assomiglia, in questo Maddalena è molto più vicina al mio modo di essere.

Stamattina ho anche iniziato il corso per piccoli game designer, io mi sono divertita e spero anche i ragazzi, domani cominciamo a produrre idee e per venerdì, in teoria, ognuno di loro avrà il suo gioco. Gestire gli orari è un po' un casino ma i nonni hanno molta pazienza, molta e le due maggiori sono state fenomenali e senza minacce. Ah stasera Agata è entrata nel magico mondo degli autoscontri, solo che ad un certo punto voleva salire su quelli da grandi e non aveva paura neanche che fossero strapieni, per fortuna ha desistito. Io mi sono sentita super organizzata, poiché ho sfruttato il giro a sagra per lavare le coperte alla lavanderia a gettoni, ecco mi sono sentita super organizzata perché se lo fossi veramente non avrei lavato a fine luglio le trapunte invernali, ma questo è un dettaglio a cui la mia autostima ha deciso di non pensare. 

LO SPETTACOLO DELLA BASILICA DI SAN MARCO SOLO PER NOI

Una serata molto particolare e che va raccontata, vi avevo già parlato dell'associazione Veneto segreto che organizza visite guidate nella regione, beh oggi avevano proposto una visita alla Basilica e alla cripta di San Marco di sera. 

È stata un'esperienza bellissima, era aperto solo per il nostro gruppo e ci siamo potuti godere la basilica vuota. Ok, godere forse è un po' troppo per me perché avevo Cristiano che non sempre era interessato a quanto diceva la guida, però si è divertito a salire i gradini dell'altare e come sempre ha avuto il suo momento tetta, che sia mai che non le mostri al mondo. 

Il bello di questi eventi è che scopri un sacco di cose interessanti e cavolo, ma in che paese bello viviamo? Stamattina avevo anche preso il libro con tutti i siti unesco italiani, ma noi ci rendiamo conto di dove viviamo? Non è chiaro, gli stranieri comunque sì e sono tornati a ripopolare Venezia, per fortuna da un punto di vista economico... Per sfortuna per noi che potevamo godercela più libera, meglio però che sia tornata viva e io intanto mi porterò nel cuore il ricordo di una Venezia vuota.

Io vi consiglio di seguirw Veneto segreto, noi abbiamo già prenotato altri due eventi in cui ci porteremo tutta la famiglia, oggi eravamo solo con il piccolo tettadipendente.

RIFLESSIONI SU PRIVACY E COMUNITÀ

Perla di Agata oggi: 'voglio stare da sola perché voi mi chiamate troppo!' tre anni e mezzo e già vuole stare a casa da sola, tranquilli poi è venuta con noi ed è pure salita in giostra prendendo il serpente delle catenelle, il suo futuro in sagra è già destino che dovrò un attimo modellare onde evitare di dover chiedere un prestito per le giostre. A questo si attacca una riflessione che ho fatto tra me e me oggi e che non sapevo se pubblicare o meno sui social, ma intanto ve la scrivo qui. Tutti sconvolti per la mamma che ha abbandonato la figlia di 16 mesi e ci sta ed è abominevole lasciare una piccola morire di stenti ma, sì c'è un ma. Siamo tutti pronti a gridare a questa donna, ma come mai nessuno o ben pochi si sconvolgono per il fatto che dopo 5 mesi la maternità venga data al 30 per cento, che il nido costi quasi quanto un part time, che il part time a un'azienda non costi la metà ma di più, che per un'azienda una maternità sia effettivamente un problema, che non ci siano aiuti per le famiglie, che le persone debbano lavorare fino ai settant'anni suonati e quindi non possano fare i nonni? Che i progetti di sostegno post parto siano fatti da privati o associazioni a spese delle famiglie e non finanziati da enti pubblici e quindi gratuiti per le donne? Ci sconvolgiamo sempre per i fatti quando accadono ma non pensiamo mai che forse alcuni potrebbero essere evitati con un po' di prevenzione e con quella parola che ora fa tanta paura e si chiama comunità, ormai è stata sostituita dalla privacy ma questa si porta dietro tanta paura, diffidenza e alla fine tanta solitudine e chi è solo non può stare bene (se non per un tempo limitato...). 

GIORNATE DENSE E INTENSE

Ho provato la versione giro in bicicletta nella speranza di stancare i due piccoli ma l'unica stanca sono io, in effetti loro mica hanno fatto sforzi, nonostante Agata sia tornata dicendo: 'bevo un bicchiere d' acqua dopo tutta questa fatica'. Giro in bici con commenti su ogni persona che ho salutato: chi era? Perché conosceva il tuo nome? Dove lo avevi conosciuto? Perché la conosci? Chi è morto? Perché lì c'è una luce rossa? Cos'è la piazza? Perché ci sono le luci? C'è il nonno dagli alpini? E la nonna? Allora chi c'era? Chi hai salutato? Un'ora così, senza contare Cristiano che mi chiamava e Adele che pretendeva che notassi i ragni che facevano le ragnatele tra albero e lampione. Insomma qui lo sforzo è fisico e psichico insieme.

Con il giro in bicicletta posso dire che la giornata è stata molto soddisfacente, sono riuscita a fare tutto, ora manca solo una santa doccia e una dormita che domani la sveglia suona presto.

I DUBBI DEL GIORNO

L'analisi degli scontrini ha dato l'esito finale, domani forse, se Dio, gli astri e la dea della fortuna vogliono, pubblico un video e vi spiego bene come è andata.

Oggi intanto un caffè con un'amica e un pomeriggio di lavoro hanno riempito la giornata insieme all'ennesima figuraccia perché mi dimentico le cose (non prestatemi nulla, non è cattiveria né soffro di cleptomania, semplicemente non mi ricordo le cose e quando me le ricordo non riesco a farle).

Ma il dubbio che mi assale oggi è se fare o meno un corso, sarebbe il secondo livello di uno che ho amato e che uso per lavoro e che mi sarebbe molto utile ma ha due ma:

1 la distanza, dovrei capire come fare;

2 il costo, non posso ancora permettermi di lavorare troppo con 4 figli e questi corsi sono una bella spesa anche se non ancora definita, in più ho già un altro corso in ballo. 

Insomma sono molto combattuta, ho ancora un po' di tempo per pensarci e comunque sarebbe a dicembre ma devo capire come diventare almeno ricca per allora senza gravare ulteriormente sui nonni per lavorare più ore e senza spenderli in altro.

Se trovo questo fantastico metodo di guadagno, ve lo dico, punto all'albero dei soldi o allo scrigno in fondo all'arcobaleno. Ogni tanto mi rendo conto da sola che la mia fantasia viaggia eccome se viaggia... 

TEST SUPERMERCATO

Energie ricaricate e già in azione in questo lunedì post montagna. Ho ricominciato i corsi con i ragazzi, fatto spese varie perché il prossimo obiettivo dell'estate è mangiare meglio (e teoricamente dimagrire anche se la vacanza ha fatto salire il peso), accompagnato Maddalena a rifarsi il sorriso con un bel apparecchio nuovo di zecca. Vi avviso che continua la mia ricerca del supermercato più conveniente, domani farò la comparazione e poi avrete un risultato. Vedremo com'è andata. Cristiano non voleva stare in auto manco per andare a far la spesa, ma almeno capissimo perché odia così tanto questo mezzo di trasporto, anche se una mezza idea ce l'abbiamo e si chiamano cinture... Ah siamo pure andati a recuperare Adele a danza, la penultima lezione. 

RITORNO A CASA CON ENERGIA

La nostra mini vacanza è terminata però un po' di batterie si sono ricaricate e per ora è quello che basta. Tutto sommato il viaggio di ritorno è stato meno pensante del solito, Cristiano se l'è passata almeno un po' tra canti delle sorelle, merende, giochi e un pisolino (sia mai che dorma ore). Ponte di Legno ha superato la prova fine settimana, forse non sarebbe adatto a noi per una settimana visto che non camminiamo, ma per qualche è proprio carina. L'albergo ha superato la prova alla grande e domani dovrò tornare ad arrangiarmi io, che cosa triste, però ho già fatto una lavatrice. Mi sento super.

Domani cominciano le ultime due settimane di corsi e poi vedremo se ad agosto arriverà qualche altro lavoretto (vacanze di sicuro no causa sagra, che qui si fa già sentire in pieno). 

TRA PISCINE, RUSCELLI E LABBRA RIFATTE

Sono le 23 e Cristiano è il bambino più sveglio dell'universo mentre le altre sorelle dormono tutte. Oggi ci siamo fatti una bella dose di acqua tra piscina dell'albergo e Sozzine park. Quest'ultimo è molto carino, grande ma non enorme con laghetti, ruscelli e giochi per bambini. Ideale per giocare con l'acqua cosa che io non avevo capito benissimo e quindi non avevamo il costume che sarebbe stato utile, ma ci siamo divertiti comunque, soprattutto Agata. Nel bel numero di persone presenti ci siamo imbattuti anche in una donna dalle evidenti labbra rifatte, il problema è che erano evidenti perché le stavano proprio male e le davano una sorta di rughe innaturali che proprio non erano belle da vedere. Chissà cosa salta nella testa di una persona per farsi ciò, magari lei avrà detto la stessa cosa della mia panza, ma boh ho qualche problema a capire chi si rifà la bocca. 

MINI VACANZA

È iniziato il nostro briciolo di vacanza, siamo in montagna e già questo è un evento. Siamo venuti a Ponte di Legno ma non di certo a trovare il fresco, fa caldo pure qui e noi ci eravamo armati di maglie lunghe.

In compenso già con le passeggiate del primo giorno abbiamo steccato i piccoli che già dormono e io farò uguale a breve. Poi abbiamo fatto anche la vasca nel super bagno della camera, Agata e Cristiano erano entusiasti così come Adele. Maddalena troppo grande si è rifiutata, però in questo viaggio non si è ancora lamentata delle passeggiate. Il viaggio in auto è stato come sempre difficile: Cristiano dorme poco e non gli piace rimanere legato e seduto a lungo, se è in braccio non ha mica problemi. Agata soffre di mal d'auto e così dopo due tappe forzate ci siamo fermati a prendere i braccialetti di cui siamo i massimi acquirenti mondiali, penso di averne già comprati 5 o 6 paia che Adele ha rigorosamente perso perché per qualche strano motivo non può lasciarli in auto. Se avete qualche idea per intrattenere Cristiano, sono bene accette.

Ora riposo che domani ce la spassiamo tra la piscina dell'hotel e il parco sozzine (e non fate le battute di Michele) che è un parco giochi in legno per bambini ma domani vi spiegherò meglio. 

LA NOSTRA STELLA E LA SPESA

Mentre attendo che Cristiano si decisa a dormire, volevo informarvi che ho superato anche oggi la prova supermercato. Non era la spesa mensile programmato ma un acquisto necessario che chiaramente manda però fuori budget tutto ma serviva.

Adesso vi racconto anche questa cosa, grazie al sito etoile moi ho avuto la possibilità di regalare una stella e ci ho pure dato il nome, chiaramente ho scelto tutti e quattro i nomi dei bimbi, così sarà semplice da chiamare, poi ho scelto pure la costellazione e lì, beh troppo bello quando ho visto che c'era quella della fenice (per chi non ha capito ricorda il titolo del mio romanzo che è sempre su amazon se volete comprarlo o regalarlo). Insomma ho fatto questa pazzia della stessa e mi hanno mandato pure la mappa di dove si trova e il ceetificato, insomma se volete fare un regalo tanto particolare, questa è una cosa carina( etoilez-moi.com/it)  come il mio libro (sì lo sto pubblicizzando un po'). Dopo aver provato anche l'emozione di nominare una stella, ora basterebbe tornare a scrivere,, magari il fine settimana lo consentirà.

VERSO NUOVE VITE

È iniziata la settimana, magari non ve ne eravate resi conto, intendevo che è iniziata la settimana in cui mi devo organizzare e sono abbastanza soddisfatta. Ho finito di sistemare anche la nostra camera, almeno fino alla parte di Michele, quella si arrangia lui. Manca solo una stanza alla fine. Le lavatrici sono andate alla grande e anche il lavoro, manca solo la parte della scrittura però sono riuscita ad accedere il computer... Per poi spegnerlo perché si era svegliato Cristiano. Domani sarà una grande giornata di incartamenti e spole fra scuole vecchie e nuove e io continuo a chiedermi perché devo muovermi io quando sono due entità dello stesso ministero, ma questo è uno dei grandi misteri italiani. Ho raggiunto anche un altro obiettivo e cioè togliere i video ad Agata, cosa che mi faceva sentire molto in colpa perché so benissimo che fanno male, 4 km in bici, 4 libretti e un quarto d'ora sul letto ma ne è valsa la pena.

Siccome però scrivere tutte queste cose riuscite non mi piace, volevo informarvi che mi sono lavata i denti con la crema per i piedi. Che schifo! Per fortuna me ne sono accorta appena messo in bocca lo spazzolino. 

UNA SETTIMANA DA DEFINIRE

Dei lavori in programma oggi ne ho fatto mezzo. A parte questo che quindi mi incasina una 1n 1asettimana già corta, direi che è stata una giornata molto tranquilla e per fortuna visto che sono parecchio stanca. Domani si ricomincia, non ho ancora organizzato tutti gli impegni in modo tale da esserne meno oppressa ma lo farò in mattinata però ho suddiviso le pulizie settimanali con le figlie: d'ora in poi se ne occuperanno loro, so già che non sarà così semplice, ma non importa, è tempo di dare a questa estate la giusta piega e i giusti obiettivi. 

FAMIGLIE NUMEROSE

L'antibiotico, qualche giorno di riposo e un po' di scrittura stanno dando i loro effetti benefici e oggi va decisamente meglio. Domani sarà giornata di riorganizzazione per tornare produttiva ma soprattutto per trovare tempi e modi giusti per ogni cosa.

Nel frattempo in questi giorni mi sono informata sull'associazione nazionale famiglie numerose, gruppo nel quale siamo entrati a far parte con l'arrivo di Cristiano. Sto decidendo se iscriverci o meno all'associazione hanno molti articoli interessanti e anche convenzioni, proposte di vacanze economiche, modi di incontrare altre famiglie con troppi figli ma...c'è un ma.. C'è una cosa che mi ferma: metti che noi incontriamo queste famiglie che felicemente hanno fatto 4,5,6 figli e parlano con me che un giorno sì e uno no penso a un'isola deserta e poi metti che parlino con Maddalena che continua a chiederci perché non è figlia unica, praticamente ci facciamo espellere, chissà se possiamo avere il record di prima famiglia espulsa sull'associazione. Già me lo immagino, non so, magari è solo un'idea mia e le altre mamme sono fuori come me e gli altri figli maggiori sognano la libertà. Chissà se è così, intanto decido poi vi farò sapere. 

DI NUOVO AMMALATA

Le fasi altalenanti di questo periodo si fabno sentire anche sul blog e siccome mi sento più Cenerentola che regina in questo periodo, la voglia di scrivere e condividere era poca. In questi ultimi due giorni però il mio corpo ha suonato il campanello d'allarme con una bella febbre e così, dopo tre settimane, dall'inizio del mal di gola un po' curato un po' trascurato, sono finita ad antibiotici. Periodo sicuramente stressante sotto vari punti di vista. Il padre dei miei figli dice che devo avere pazienza, ma credo di averne avuta già troppa e metto agli atti che nella mia lapide fra un milione di anni deve essere scritto: 'visse pazientando, morì aspettando!'

Vi riassumo gli ultimi giorni, siamo stati al mare con i due piccoli e Cristiano non ha mangiato la sabbia, lo trovo già un evento, ma dato che a casa nostra le cose semplici non piacciono al ritorno abbiamo raddoppiato i chilomentri per andare a prendere figlia 2 al mare con la nonna che stava male. Tornata a casa, del male praticamente neanche l'ombra.

Figlia 1 è invece tornata oggi come da programma felice e viziata come non mai. 

Figlia 3 sogna che la madre le gonfi la piscina nuova ma la madre moribonda non lo ha fatto (anzi ieri la madre ha detto che la prossima volta che sta male si fa ricoverare pur di avere un attimo di pace, se non ci fossero stati i santi nonni con nonna a sua volta malata, non sarei ancora migliorata).

Figlio 4 chiamato anche Crisastro stasera dopo cena vedo che se ne va tranquillo e pacifico in salotto da solo (mai fidarsi di questi atteggiamenti strani) io penso che si stia annoiando dei discorsi delle sorelle maggiori, un po' dopo Adele va in salotto e mi chiama sconvolta. Crisastro era andato in salotto pacifico perché aveva trovato un Cioccolatino incartato (di quelli che aveva sicuramente buttato per terra lui quando era salito sulla torre, dove sale da solo) e se lo stava pappando scoprendo che si può schiacciare, sciogliere e succhiare dalla carta lasciando il salotto con segni migliori delle briciole di Pollicino. Cristiano e il pavimento avevano cioccolato ovunque.

Ora riposo perché il fine settimana, anche se mi muoverò il meno possibile (ho dovuto rinunciare anche a una festa a cui tenevo tanto ma è troppo distante e fisicamente impegnativa per la mia salute attuale), sarà comunque intenso, dovrò capire anche come recuperare le ore dei corsi persi tra giovedì e venerdì.

IL LIBRO IN SCRITTURA E IL SENSO DI COMUNITÀ

Mi sa che ho più energie la mattina che la sera per scrivere. È stato un fine settimana dedicato alla scrittura, almeno in parte, il libro per gli alpini sta prendendo forma e so che sono tutti in ansia, soprattutto mio papà, per la sua riuscita, però insomma il 23 settembre sarà pronto. Se fossi organizzata e sempre in tempo probabilmente avrei fatto un po' più di strada nella Scrittura o forse no perché sarei diventata un'ingegnera. Nel raccontare la storia del gruppo devo dire che spesso mi fermo a riflettere su come il mondo in pochi anni sia cambiato e... Non in meglio. Tutte le nostre paure, le ansie e il bisogno di giustizia (credo sia questo) trasformati in una burocrazia enorme e in denunce continue ci stanno facendo perdere una sacco di opportunità e di attività, ci stanno facendo perdere il gruppo. Il bisogno di chiusura che vedo in tante famiglie mi fa proprio stare male, un detto africano dice che per crescere un bambino serve una comunità ma sembra proprio che noi questa comunità non la vogliamo e intanto ci perdiamo il bello di stare insieme.

SFATIAMO IL MITO DELLA PERFEZIONE

Un mio post di oggi su instagram ha smosso la sensibilità di alcune mamme e allora spieghiamoci. Io non credo ci sia nulla di male se una donna vuole prendersi una pausa dai figli, se ogni tanto pensa di mandarli in collegio e un altro giorno di scappare da sola su un'isola deserta, tipo quando stai facendo la cacca e ti arrivano in bagno. O quando devi spiegare a una bimba di tre anni cosa sia una coppetta mestruale perché era fondamentale per lei venire a parlarti in quel momento. Questo non toglie il fatto che si viva per il loro benessere e per la loro felicità. È come se fossimo sempre obbligati a parlar bene del lavoro che facciamo perché lo abbiamo scelto o che ci siano piaciuti tutti gli esami dell'Università. Ragazzi, io ho adorato lettere, ma filologia romanza mi sta ancora in gola, per non parlare di filosofia del linguaggio che devo ancora capire cosa sia. Insomma io e ripeto io non ci vedo nulla di male se un giorno una parsona crolla su una cosa che ama come non mi sembra strano che ci siano le 'mamme pancine'. Vita loro e scelte loro. Sarebbe bello che accettassimo le idee degli altri e i confronti ci fossero senza avere la certezza di essere dalla parte della ragione. Beviamoci su, anzi no non ho voglia, meglio dormirci.

IL CAMP

A volte cambio il momento della scrittura anche se mi sembra strano perché il diario si scrive la sera, no? Comunque visto che ieri sera non ho scritto, eccomi qui!

Ho concluso il camp di basket, erano anni che non lavoravo in un centro estivo e soprattutto sportivo. All'inizio ero preoccupata, mi vedete a fare un qualcosa di sportivo? Beh, io no di certo ma in realtà è stato facile, avevo degli ottimi colleghi che pensavano a bellissime attività e ragazzi che mettevano in pratica le mie idee. I bambini si sono divertiti, i genitori erano felici e quindi sono soddisfatta e devo dire che ogni tanto fare un'attività più fisica che mentale è molto utile. Sono pure calata di peso, la strada è ancora lunga e dovrò cominciare anche con qualche esercizio perché la schiena non dà tregua, ma ce la farò... Per ora ne sono convinta.