venerdì 18 febbraio 2022

CHI SONO IO

Più le ragazze crescono, più capita di parlare con loro di come eravamo noi e così oggi ho spiegato a Maddalena che talvolta mi chiedo anche io come ho fatto a diventare così disinteressata nell'abbigliamento, una volta non sarei mai andata via in tuta e non avevo nulla di nero. Lei e sua sorella che sono convinte che mi vesta malissimo, non ci potevano credere e io ho continuato raccontando che tutto è cambiato con il loro arrivo, anzi ultimamente quando penso a questo, penso che sono più di 5 mesi che non dormo una notte intera e non ho proprio voglia di pensare a come vestirmi. So che tante neo mamme hanno anche più problemi notturni di me, ma qui porto la mia esperienza e il sonno è sacro. Al liceo non andavo truccata pur di non perdere minuti preziosi di letto per mettermi il mascara.
Non è l'unica riflessione di questo periodo e soprattutto di questa giornata, vivo e lavoro a contatto con tanti genitori e tante mie scelte sono dipese anche da questo e da tutto quello che si può vivere quando tutto cambia da un giorno all'altro e quindi sono giunta a queste conclusioni su di me:
1 non esistono idee fisse, non sai mai come ti comporterai in determinate situazioni finché non le vivi;
2 mi piace sentire persone che hanno idee diverse dalle mie perché sostanzialmente non credo di avere la verità in mano e tendo sempre a pormi domande (talvolta troppe), per questo non evito e non escludo chi ha ideali anche opposti, è sempre interessante.
3 casa mia è disordinata, faccio le pulizie perché devo e non mi interessa se le persone che vengono qui trovano casino perché spero vengano per me e non per la casa e se dà loro fastidio non è un problema mio. Lo era e lo è tutt'ora per Michele creando anche litigi, ma io ho delle priorità fatte di 4 figli con cui giocare, parlare, camminare, fare i compiti. Troppe volte (non sempre) ho visto case perfette, senza un gioco o un libro fuori posto, senza un soprammobile storto o un filo di polvere tra i ragazzini che ho visto in 15 anni. È vero che seguo problemi innati e che non dipendono dall'educazione, però un bimbo, per me, deve sperimentare e sentirsi libero di sbagliare almeno a casa (ecco le mie si sono convinte anche troppo, perché poi c'è l'eccesso dalla parte opposta, ma ci stiamo lavorando)
4 per portare a compimento i nostri sogni talvolta bisogna lottare anche con chi ci è più vicino e per primo non ti appoggia. Non è mica facile così, ma si può fare, basta dire le cose quando ormai sono fatte.
5 non ho messo il mio lavoro al primo posto, la mia carriera. In questi mesi ho dovuto rinunciare a parecchio di mio (anche se venerdì prossimo qualcosa ricomincia) e senza che nessuno me lo chiedesse, ma a volte bisogna essere razionali: da una parte ci sono 4 bambini, in marito con un'azienda di famiglia e dei nonni già sotto pressione, dall'altra io che avrei dovuto diventare matta a organizzare orari e tempi, a essere in più posti insieme, a sentire le ragazze lamentarsi, i nonni stanchi, le faccende di casa ferme e un nervosismo latente. Andrò con calma, farò quando riuscirò, piano piano e senza gravare troppo sugli altri. Sto sfruttando le nuove opportunità di un centro che sta nascendo e di internet e voglio provarci fino in fondo e quindi...
6 i cambiamenti non mi fanno paura, anzi li trovo molto divertenti.
7 no, qui non ci si annoia mai, neanche mezzo minuto, proprio mai.
Oh Dio, oggi è un articolo lunghissimo. 
Basta così.

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