martedì 7 giugno 2022

LA CORSA DEI TORI: IL RACCONTO

POCHI MINUTI DI ATTESA

Sono pochi minuti ma lunghissimi, sembrano infiniti, come se i secondi si fermassero. Sono quelli dell’attesa, la patta del copricellulare aperta, una tazza di tisana rigorosamente rilassante appoggiata sul tavolo di fianco al telefono, una notte dai bruschi risvegli, di incubi, di momenti insonni sulle spalle. Alla fine ci si alza e si va in cucina per non svegliare nessuno. Solo pochi minuti, sembrano infiniti quando a dividerti ci sono due ore di aereo e una tradizione tanto antica quanto pericolosa. Il bisogno di lasciare a ognuno le proprie libertà si scontra con la paura di chi rimane a casa ad aspettare e dentro crea un vortice di emozioni forti, troppo forti. Intanto aspetti, sola, senza raccontare a nessuno l’ansia iniziata da qualche giorno perché sai che è giusto così, perché farebbero fatica a capire e nel loro parlare riuscirebbero solo ad aumentare quello stato di tensione che già porti dentro di te.

Lo schermo del telefono si illumina e vibra, il cuore riparte ma è solo un messaggio di pubblicità, solo una delle tante offerte nella settimana dei saldi appena iniziati e l’ansia attorciglia ancora di più lo stomaco. La tisana non si muove dalla tazza, rimane lì a raffreddarsi, la gola è chiusa, neanche una goccia riuscirebbe ad attraversarla.

Poi, finalmente, la notifica del messaggio tanto atteso. È un video, lo guardo, sorrido, ora la tisana scende lentamente e dolcemente nello stomaco, rispondo con qualche faccina, mi alzo e torno a letto, ora riuscirò a recuperare qualche ora di sonno e a ripartire per una giornata prepartenza con le valigie da fare e la casa da organizzare. Anche questa è andata e diventa esperienza, racconto, ricordo.


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