giovedì 3 marzo 2022

DAL PRIMO AL QUARTO, COME SI CAMBIA

Cristiano è ancora un po' malaticcio anche se va meglio di ieri, per fortuna e confido che anche la notte sia migliore, in modo tale da dire di aver dormito. Prima mentre preparavo le medicine mi sono resa conto che le differenze primo figlio, quarto figlio sono enormi. Al primo sei tutta attenta, studi, leggi, provi, al quarto cerchi solo la sopravvivenza, forte anche del fatto che non hai ucciso nessuno e che certe accortezze sono state inutili. 
Vi faccio degli esempi: Maddalena non guardava la tv, men che meno il telefono... Agata non ne parliamo, pure a Cristiano l'ho fatto guardare per fargli gli aerosol.
Maddalena non ha visto né dolci, né caramelle fino ai 3 anni, Agata non ne parliamo, su Cristiano non so ancora.
Maddalena ha preso medicine ma solo su prescrizione della pediatra, ma poi ero super attenta con medicina naturale, sfebbramento naturale ecc. Stasera a Michele ho detto: io dopo gli dò la medicina perché devo dormire.
Con Maddalena era un pediatra, ospedale, visite, analisi ecc, ora lo sto curando io, a dir la verità non lo farei ma il covid ha insegnato ai medici a non visitare più (sì, sto facendo polemica).
Una dei momenti che più soddisfano questa tesi di cambiamento, è il momento capricci di un bimbo sconosciuto: prima di avere figli, guardi con strafottenza e superiorità chiedendoti come sia possibile che un genitore non possa tenere a bada un bambino piccolo; dopo 4 figli ma già dopo il primo e sicuramente dopo il secondo, guardi il bimbo e pensi: grazie a Dio non sono solo i miei a fare così e lo sguardo al genitore, ma talvolta glielo dici pure a voce: tranquillo, ti capisco,  è normale. Non è colpa tua, sono loro così e sono tutti così e quando qualcuno commenta o ti guarda con superiorità puoi o scoreggiargli addosso o pensare che un giorno capiterà anche a lui. 
Tornando a casa Caoduro, vedremo come sarò con la scuola, per ora ve la riassumo con questo dialogo avvenuto un'oretta fa:
ADELE: uffa perché devo studiare! Uffa non ho voglia (immaginate un tono da strega isterica) 
MICHELE: Se fossi in te non studierei e prenderei 2 vecchia, qual è il problema? 
ADELE: la mamma, il problema è la mamma 
IO (dalla cucina): esatto, eeeesatto! 

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