Per quel che mi riguarda, se mi tolgo dal ruolo di moglie di Michele, che ha inciso molto negli ultimi 10 anni, è il momento in cui osservare la gente, vederla nel momento in cui fa volontariato e in cui si sente dentro una bolla e fuori dagli schemi, vederla quando è scoperta. Momento in cui mostra forza e debolezza. Momento in cui mi rendo sempre più conto che ho seri problemi ad accettare coloro che si credono divinità, così come Coloro che si credono nullità. I primi sono quelli gongolosi che si vantano mentre pisciano e poi va a finire che non fanno neanche centro nel water, il mio io interiore (quello che sta zitto, che non risponde ma mi sa che è quello che scrive qui) vorrebbe andare a battargli sulla spalla e dirgli : 'ehi ciccio, abbassa la cresta, che il buco del water è grande e tu manco riesci a centrarlo'. Ah metafora al maschile solo perché mi è venuta sulla pipì ma di questa categoria forse ci sono più donne che uomini.
Della seconda classe ( parlo di persone che non hanno problemi reali o che comunque li fanno molto più grandi), boh a volte li capisco, io ci assomiglio, è più facile che mi butti giù, ma altre direi 'ma descantate'. Michele con loro è molto bravo, tende a sembrare uno psicologo, una sorta di sanificatore e ci fa una gran bella figura, lo adorano e io chiaramente mi incazzo perché di cose qui ne abbiamo da sistemare e gestire, però lo capisco. I problemi qui dentro sono anche suoi, implicano un mettersi in discussione e una lotta interiore che i problemi degli altri non hanno. Anche a me piace di più dare pareri agli altri che a me stessa. Forse sarei pure brava con una posta del cuore, se evito di dire alla gente di 'descantarsi' (che in realtà non lo faccio mai). Io invece che ho questa predilezione a rimuginarmi dentro tendo a preferire la risoluzione dei problemi interni. Poi faccio tutte queste riflessioni anche a lui e si incazza dicendo che brontolo, ma in realtà sono solo osservazioni interne. Ahahahah.
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