mercoledì 5 giugno 2024

IL FUOCO DENTRO

Sabato e domenica è stato un fine settimana ad appuntamenti sportivi. Michele impegnato con il basket a Bavaria, Adele con la danza a Conegliano e io a seguirla per aiutare dietro le quinte. Tra camerini e scale si respira la realtà dello spettacolo, fatto di bambine e ragazzi, di insegnanti e genitori. È un luogo ricco dì emozioni: emozione, ansia, gioia, pianti e sorrisi, balli tanti balli. Due ore che valgono il lavoro di un anno e più. Fantastico, tranne quando fai Cusignana, Conegliano, Nervesa, Cusignana Conegliano Nervesa in una sola giornata per poi ritrovarsi marito e figlia che litigano nel momento in cui ci si poteva rillassare e chi ci va in mezzo? Io! Ma porca paletta, perché io? 
Poi è iniziata questa settimana ed è fuoco puro: tante serate, tanta gente, tante incazzature. Mi ero promessa di viverla con serenità perché sta andando bene come campagna. Ma io un nodo ce l'ho e si chiama classe prima e le cavolate che sento mi infastidiscono perché quando c'era da fare non si è fatto e ora si farà lunedì, anzi no martedì. Venerdì scorso Agata ha fatto la festa finale, ha avuto il diploma e quando hanno nominato il loro andare alla primaria, mia mamma mi ha guardato, ho solo detto lascia stare. Intanto noi stiamo qui ad aspettare, a sentire bla bla bla perché tanto mica hanno loro dei bambini di 6 anni convinti di una classe, mica hanno passato loro gli ultimi 3 mesi senza dormire una notte intera, mica sono loro che devono cercare un'altra scuola e delle altre insegnanti, mica hanno passato giornate intere a scrivere lettere, mandare messaggi e telefonate. Mica sanno cosa significa avere un figlio con delle problematiche e cambiare scuola significa la fine di un lungo lavoro, mica hanno dei figli che magari in terza o quarta elementare dovranno cambiare scuola e compagni. Mica piangono, mica mimacciano, mica urlano e si fanno sentire. Loro parlano e fanno qualche telefonata e hanno fregato pure me, loro che dalla loro poltrona che sia di un comune o di una scuola, hanno promesso a voce senza mai scrivere nulla, perché tutto poteva cambiare da un giorno e l'altro. Mentre noi scrivevamo e firmavamo, mentre noi scriviamo e firmiamo e insistiamo. Ho conosciuto persone fantastiche con questa saga, persone che stanno lottando e che non molleranno, (che non so se vogliono essere nominate in questo sfogo ma sono un marito e una moglie in particolare che sono rappresentanti e chi li conosce sa di chi parlo) perché la classe Treviso l'ha data. E chi per telefono a me ha detto non mollare, ha mollato il giorno dopo. Un giorno vi racconterò con ironia la storia di questa classe. Ma oggi no, oggi ne ho sentite abbastanza. 

1 commento:

  1. Erika, come sempre hai la capacità di mettere a fuoco una questione così importante come la garanzia di avere una nuova classe prima per i bambini di Cusignana. Vergognoso il solito balletto di responsabilità e davvero scandaloso il rimandare una risposta a chi ne ha diritto.....non voglio pensare male, ma mi auguro di cuore che il bene dei bambini, degli insegnanti, di una scuola, di una comunità non siano una "merce di scambio" che troverà risposta il 10 giugno

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