martedì 1 marzo 2022

IL BLOG DI MATTINA:ULTIMO GIORNO A TORINO

Quando il blog manca alla sera significa che sono crollata, in questo caso sul divano aspettando che Agata si addormentasse.
Ieri siamo tornati a casa, prima del previsto o meglio di quello che volevo io per evitare un ritorno di pianti e lamenti, ma l'uomo non mi ascolta, non c'è verso, meglio se comincio a impegnarmi per crescere Cristiano con la capacità di ascolto della compagna, perché è inutile ascoltare tutti tranne chi vedi per più ore.
Comunque a Torino siamo riusciti a vedere il parco del Valentino rincorrendo scoiattoli e fotografando anatre e nutrie: in entrambi i casi, le persone attorno a noi mi hanno guardato malissimo e ora vi spiego perché. Adele si mette a fotografare le anatre, io la guardo e le faccio:'perché fotografi anatre che le abbiamo pure a casa?'. La mamma vicino a me, la cui famiglia stava nutrendo le anatrelle con patatine fritte di sacchetto (esatto, ma ti pare che devi ucciderle così?) mi ha guardato dall'alto in basso, con un sguardo alla: guarda questi zoticoni di campagna, con uno stuolo di figli e gli animali che scorrazzano per la cucina.
Figura due, Maddalena mi dice che c'è un tasso, esclusa la presenza di questo animale in centro a Torino, ci avviciniamo a questo roditore enorme e le mie figlie tentano di dargli da mangiare insieme a delle ragazze che stavano già procedendo in questa azione. Io sempre gentilmente guardo la prole e dico:'ma ti pare che dovete dar da mangiare a delle nutrie? Che schifo!' le ragazze se ne vanno tristi, io non stavo parlando a loro ma mi sa che non si erano rese conto che quella roba enorne fosse una nutria, le mie figlie invece se ne sono fregate e hanno continuato.
Poi a pranzo c' è stato il momento: cosa vi è piaciuto di più.
A Maddalena il museo del cinema, ad Adele quello della lavazza, ad Agata il camion dei pompieri con la scale e l'ambulanza, ma non i camionicini blindati della polizia. Non potevo aspettarmi altro, visto che siamo andati a Roma quando Maddalena aveva due anni e la cosa più bella erano stati i cavalli delle carrozze per turisti.
A proposito della polizia non vi ho raccontato un aneddoto di domenica sera, perché quando ho scritto il blog non sapevamo ancora come sarebbe finito.
Mentre stavamo tornando in hotel, io e Maddalena siamo andate all'auto a prendere delle cose che lei aveva lasciato lì mentre Michele saliva in camera con il resto della ciurma.
A 50 metri dalla nostra auto vediamo la camionetta della polizia che fa manovra e altre due che si muovono sempre lì. Maddalena prende le sue cose e faccio appena in tempo a dirle :'dai che andiamo a vedere cosa succede' che mi rendo conto che la polizia era schierata in assetto antisommossa bloccando tutta la via. Dico a Maddalena che forse è meglio tornare in albergo e ci giriamo trovando davanti un folto gruppo di manifestanti. La nostra auto era tra la polizia e i manifestanti, ma non sapevo come spostarla perciò ho detto alla mia donnina di prendermi il braccio e camminare veloce. In realtà il gruppo non sembrava incattivito, ma non si sa mai come vada a finire. Siamo tornate velocemente in camera con parecchia ansia per l'auto, tanto che Michele (sempre non ascoltandomi, santa pazienza aiutami tu) decide di scendere per provare a spostare l'auto ed effettivamente l'ha parcheggiata un po' più distante dalla manifestazione che in realtà non deve essere sfociata in nulla di che. La nostra auto era salva e abbiamo sperimentato anche questa.
Tornando a ieri siamo stati anche a Superga e all'allianz stadium per far fare una foto a Maddalena. Mezz'ora di auto per una foto, Santa pazienza aiutami sempre tu. 

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