venerdì 24 maggio 2024

TUTTO CIÒ CHE PUÒ ACCADERE

Le ultime settimane più che una normale vita di famiglia, sono sembrate un telefilm. I miei colleghi di campagna elettorale non capivano perché ho spiegato che arrivare alle serate mi rilassa, ma da quando li sto aggiornando man mano sulle vicessitudini familiari, hanno capito. Andiamo per ordine, fine settimana al play a Modena, solo io e Michele, anzi non un fine settimana intero ma un venerdì e sabato. Partiamo venerdì mattina dopo una riunione di lavoro sua e dopo aver scongiurato per pochi centimetri l'allagamento dovuto alle pioggie della sera prima. Tra autostrade allagate e sottopassi franati, a Modena siamo arrivati per pranzo sfondandoci di tigelle, gnocco fritto e affettati. Ci vediamo la città, andiamo pure a vedere il museo della fabbrica della Lamborghini, sembrava tutto così rilassante e non poteva essere. Alle 19 in pieno aperitivo, mentre stavamo osservando cadetti e famiglie in tiro che entravano alla festa dei 100 giorni, prima telefonata. Ora non mi soffermerò sulla questione classe prima elementarw perché merita un libro a sé e appena sarà conclusa ve la racconterò. Stop, il fine settimana puntava male. Neanche due ore dopo sento mia mamma e Cristiano dava segni di febbre. Non ho cenato e ho pure dormito male, che dopo settimane di ansia varia un sonno ristoratore almeno senza sveglia me lo meritavo. A mezzanotte Maddalena ci scrive che non dorme perché ha la tosse e sabato l'aspettava un'importante verifica di latino. Sabato mattina ci sveglia dicendo che non aveva dormito, non stava benea sarebbe andata a scuola. Ore 9 Adele inizia a star male con tanto di telefonata: ho vomitato. Evviva, evviva alla play non ero ancora entrata, evviva evviva. In tutto ciò continuavano telefonate e messaggi per la scuola. Almeno Cristiano era a posto, un falso allarme. Avviso i genitori che avvisino i prof perché c'era una manifestazione in villa, avviso danza perché Adele aveva uno spettacolo quel sabato. Play piena di gente, umore sotto i piedi. Saluto gli amici game trainer, guardo qualche gioco, mollo Michele ai wargame, girovago. Tardo pomeriggio partiamo, cena perfetta a casa di un amico di Michele che vive lì, figlia che continua a vomitare a casa. Torniamo teoricamente prestino perché la nostra auto decide che era stato un fine settimana talmente tranquillo che almeno lei doveva metterci un po' di adrenalina rompendosi a metà dwl viaggio e chiamando il santo meccanico di notte. Arriviamo a casa con la stessa velocità di un bilico pieno, ma arriviamo. Merito un'altra play senza inconvenienti da casa. 
In settimana comincia la vera campagna elettorale, le notizie sulla classe cambiano come i governi in Italia, ma proprio uguale cioè in base a chi parla con chi cambia tutto. La mia dieta non voluta così continua alla grande, ho perso più kg nell'ultima settimana che negli ultimi due anni. È lunedì Cristiano ha una macchia rossa sul braccio, di cui lui incolpa la gatta, martedì la macchia ha delle bolle, mercoledì le bolle aumentano chiamo la pediatra mandandogli la foto su WhatsApp, mi dice di mandargliela sull'app e mentre cerco di far funzionare questo cavolo di pediatotem, mi richiama con un 'me lo porti alle 10.45'. Ora una pediatra che in 5 nano secondi passa da guardo un attimo a me lo porti, non ti rasserena. Infatti una sola m**** di zanzara presente in questo periodo dato che piove e non fa caldo, probabilmente incazzata da tale meteo ha deciso che oltre a succhiare il sangue doveva pure iniettare un batterio: antibiotico per bocca, crema, lavaggi e bendaggio per non far casino. Cristiano piuttosto di prendere un medicinale per bocca, si fa seviziare. La pediatra mette il dito nella piaga con un: mi raccomando deve prenderlo perché è pericoloso. Grazie per la dose d'ansia che tanto in questi giorni era tutto così leggero. Inizia la battaglia che dovrà procedere per 10 giorni, non uno, dieci. Nel frattempo Maddalena fa verifica di fisica, ma quest'anno fisica non va manco se la spiega papà. Pianti, lacrime, un po' di incazzatura. Controllo Adele e classe di Adele, che anche lì meriterebbe un capitolo a parte. Arriviamo a ieri, cioè giovedì. Avviso: caso di scarlattina. Capita nessun problema, Agata sta bene, controllo, ma, c'è sempre un ma a casa mia. Michele lo dice a Maddalena. Crisi mistica, disastro nucleare. Cerco di tornare dal lavoro sotto il diluvio universale quando mi arriva una chiamata da tale figlia urlante e strepitante. Le dico di chiudere perché vorrei arrivare a casa viva, anche se ero in vivavoce. Nel frattempo chiamo santi nonni perché avevo già capito tutto. Arrivo a casa nel pieno di un inverno atomico all'urlo di: mi bocciano se sto male ancora. Premessa: Maddalena ha fatto un sacco di assenze perché ha preso ogni virus possibile e un'insegnante che di per sé è bravissima ma ha avuto la malsana idea di dirle che le abbassavano la condotta per le assenze. Cosa già risolta perché ne ho parlato direttamente con preside e vicepreside, ma nella testa di Maddalena questa seconda informazione non è penetrata nonostante gliel'abbia detta. Nell'inverno atomico aveva già preparato la valigia. Carico lei e tutte le sue cose in auto e trasloca dai nonni i quali la stanno viziando in maniera totale. Stamattina alle 6.45 mia mamma mi chiama, avevo già immaginato un virus unico al mondo arrivato a colpire solo Maddalena e invece no, era solo una questione logistica. Ora capite perché le serate della lista sono leggere e rilassanti anche se arriva la vice sindaco che fa storie inutili , le domande che non capisco, se gli altri si inventano teorie e modindi screditare? Perché a casa mia il livello di sorpresa va oltre qualsiasi immaginazione quindi tutto il resto sembra così semplice. E siamo solo venerdì alla fine della scuola e alle elezioni mancano solo 15 giorni. 
Foto pre tutto. 

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