Ogni tanto avrei voluto scrivere ma ho preso la decisione di non farlo se sono arrabbiata ossia in quei momenti in cui punterei al sito di una compagnia aerea e volerei in un'isola deserta, ma non ho ancora il passaporto quindi manco posso farlo. Raccontiamo brevemente quello che è successo: mi sono sentita come Biancaneve che, al posto di assaggiare la mela e poi farsi salvare dal principe, si innamora e sposa brontolo e le vengono fuori altrettanti brontoli in miniatura, anzi brontole dato che sono femmine. Insomma le sarebbe andata meglio se si fosse mangiata la mela avvelenata.
Che poi sembra un disco rotto:
'c'è casino!'
Ma dai? Ma come è possibile?
Siamo in sei, geneticamente disordinati, pieni di impegni e infastiditi dai lavori di casa. Come può essere in ordine?
' I soldi finiscono!'
Ma dai? Ma com'è possibile?
Siamo in 6, mangiamo sempre a casa, le figlie scelgono solo attività costose, facciamo un sacco di cose. Quindi non è che li spendiamo, ma li utilizziamo.
Io credo di aver capito che il problema principale sia che non ha il concetto del 6 o meglio delle 6 persone ed è strano per uno che adora la matematica, ma forse questa è una questione più sociologica. Potrei fargli trovare un problema di matematica da risolvere per fargli capire tipo:
In un ristorante mangiano 3 persone e spendono 36 euro, sapendo che ogni pasto costa 12 euro, quanto spenderebbe una famiglia con 6 persone?
Le brontole minori invece passano da: hai iniziato a far da mangiare più buono a questo non sa di niente con tanto di incazzatura, che per la figlia due è una costante.
Ora, quale parte del concetto: trovatevi una suocera che sappia far da mangiare e che possibilmente Mi inviti a mangiare, non hanno capito?
A me sembra di essere così chiara, ma qui non capiscono.
In compenso Cristiano parla sempre di più e se sta buono me lo trovo sopra il tavolo che salta; mi chiede di andare al supermercato delle mucche che dopo settimane ho capito essere l'azienda agricola dove compriamo carne e formaggi ossia Moma, da ieri gli sto insegnando a dire Moma. Si legge Móma e non Momà, non è il museo però merita comunque una visita.
Ho iscritto Agata a scuola ed era andata alla scuola aperta con il papà perché io stavo tenendo un corso sui giochi da tavolo alle maestre dell'infanzia.
Sempre bellissima esperienza, poi portare i giochi nelle scuole è proprio una gran cosa!
Maddalena ha ancora qualche problema al braccio che si era rotta, Michele ne ha altri al gomito, Adele sta iniziando a provare per il saggio.
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