giovedì 8 febbraio 2024

NON PARLO DI SANREMO

Abbiamo in parte risolto il problema di cibo della nostra ospite: dopo i tortellini ripieni di ricotta e spinaci e conditi con la besciamella (sì conditi, non al forno), abbiamo fatto breccia con il pasticcio che dobbiamo chiamare lasagna e a me già viene l'ansia. Ha detto che assomiglia a quello di sua mamma e non ho ancora deciso se posso prenderlo come un complimento, perché ecco, non è che i paesi germanici siano conosciuti per le capacità culinarie. Io lo sto assaggiando oggi, a parte l'essere sempre ideale per chi soffre di pressione alta, direi che è mangiabile, quindi la sua mamma cucina bene.
Fra poco le vado a prendere e le porto al Mc Donald's perché quello lo mangiano tutti (ma perché? Ma perché?) e poi in un centro commerciale con altre amiche. Insomma mi sono auto mandata al patibolo, ho fatto tutto da sola, però per preservare la mia sanità mentale, già provata da 4+1 figli, ho degli obiettivi: due regali e ho visto che c'è una libreria e tanti bar quindi posso salvarmi. 
Lo so che ho scritto che non parlo di Sanremo ma mentivo, cioè sarebbe proprio da 'anticonformisti per forza' non parlarne. C'è solo un problema: a parte la presenza della ragazza con impegni annessi e connessi, a parte varie riunione, a parte la stanchezza serale, a parte tutto questo, la televisione ci ha definitivamente abbandonato decidendo di spegnersi da sola. Cambiarla non rientra tra i nostri obiettivi (già l'asciugatrice mi ha cancellato un viaggio in Sicilia ma lei ha dei diritti), la tv rimarrà lì sola e spenta, più o meno come negli ultimi 15 anni! In ogni caso sto seguendo Sanremo attraverso i social o meglio attraverso alcuni commentatori più o meno improvvisati e giuro che rido un sacco. Stamattina ho perfino dovuto spiegare all'ospite perché leggevo dal telefono e ridevo come una matta. Avrà pensato di essere finita in una famiglia non molto normale o forse dirà:'italiani, si spiega tutto'.
Dato che non faccio preferenze ho scelto, un po' per caso, sia comici famosi come i the jackal, sia giovani donne nostrane che raccontano la Chermesse (cercate Erica Chiara Condio). Sappiate che diventa divertente pure il festival. Per il resto alcune canzoni si sentono già in radio, tipo se sentite una cosa che parla di un'onda e vi chiedete se sia Gigi Dag o Gabri Ponte, sappiate che è un certo Dargen D'Amico che si è vestito con i pelouche a orsetto. Io su 25 minuti in auto l'ho sentita 3 volte. 
Vado a prepararmi, è tempo di andare al patibolo. 
In foto Agata pronta per la festa di carnevale all'Infanzia Arcobaleno. 

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