sabato 18 novembre 2023

CIAO GIULIA

Cara Giulia,
Non so perché ma la tua storia mi è rimasta più dentro di altre e ho sperato tanto che non finisse così anche se lo avevo pensato subito. Poi avevo letto in un post che non dobbiamo subito dar per scontato che vada così, che non può essere il nostro primo pensiero, come se questo fosse normale e allora ho sperato, sperato che tu fossi d'accordo che magari non fosse vero che ti dovevi laureare e che avessi costruito tutto, poi invece la laurea era confermata e le mie speranze sempre meno. Forse mi sei rimasta così dentro perché sei veneta e non ci stava la frase: chissà che famiglie ci saranno dietro quei ragazzi'. No, questa volta le famiglie sono come la mia, normali.
Sarà perché Maddalena è sempre più vicina alla tua età. Perché con lei e Adele si comincia a parlare di ragazzi, a uscire di più e un po' di ansia c'è, quell'insicurezza tra il lasciarle andare perché hanno l'età in cui dovrebberondarlo e la paura che finiscano con le persone sbagliate. 
Sarà, cara Giulia, che dietro ai loro loro ' bene' dopo la domanda di rito su come è andata a scuola, non so mai se si celi altro. Se ci sia la presa in giro, il litigio, l'insistenza o la minaccia di qualcuno. Sarà che anche se posso guardare i loro cellulari, non so mai se vedo tutto. 
Oggi è una giornata triste perché potrei essere mamma di una futura Giulia o di un futuro Filippo ed è quello che nessun genitore vorrebbe. Penso alla tua famiglia, ma penso anche a quella di lui, schiacciata da questo peso, schiacciata dal fatto di non aver capito, di non aver educato. E mi chiedo ancora cosa potrei fare perché questo non accada?
Io spero e prego perché i miei figli non abbiano mai paura di raccontare cos'hanno dentro e intanto ti saluto Giulia e abbraccio forte queste famiglie distrutte. 

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