mercoledì 17 aprile 2024

LA METAFORA DELL'ORTO

Sto segnando sul calendario i giorni in cui tutte e tre le figlie stanno andando a scuola, come evento ormai ritenuto raro. Maddalena si sta preparando per la partenza per l'Austria dove l'attende la neve. Con Adele ci stiamo avvicinando alla cresima e né io né lei abbiamo ancora qualcosa da vestire. Lei per questioni di malattie, io per questione di chili. La dieta comunque non rientra negli impegni attuali, dato che per me è veramente difficile, inserirla ora sarebbe pari a fustigarmi e non mi voglio ancora così male. Ieri Agata è andata in gita ed era entusiasta degli insetti visti, mentre raccontava Maddalena era sempre più schifata. Poi siamo andate a psicomotricità per la sua prima lezione e a comprare le scarpw per la cresima. Io odio fare shopping, con le due maggiori ancora di più, con Agata al limite dell'impossibile: voleva comprarw tutto e guardare e provare. Io non ce la posso fare. Continuano le riunioni serali tra scuola, politica e lavoro. Sarà un mese molto intenso, fatto sicuramente di soddisfazioni ma anche di qualche momento di nervosismo. A volte far capire alle persone che bisogna lavorare tutti per la comunità, perché non piove nulla giù dal cielo è veramente difficile. Ognuno tende a pensare al suo orto, senza rendersi conto che il canale da cui arriva l'acqua è un bene della comunità che va tenuto in considerazione. E dopo questa metafora potrei anche concludere di scrivere e pensare a cosa preparare per pranzo mentre Cristiano si rifiuta di entrare in casa. 

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