mercoledì 27 novembre 2024
NOVEMBRE CHALLENGE
Il tempo vola e questo novembre si è fatto sentire, è un mese che non mi piace, così a pelle, forse perché lo percepisco come freddo, nebbioso, non ancora inverno ma senza quel calore ancora dell'estate. Diciamo che non amo l'inverno, mai amato il freddo, lo accetto perché trovo un senso al cambio delle stagioni, ma sotto i 20 gradi io non mi ci trovo. Sarà che sudo comunque e questo mi infastidisce, come se fossi ancora una quindicenne con gli ormoni che la fanno puzzare, penso che quell'ansia di allora mi sia rimasta e per fortuna almeno la prima figlia non ha preso da me. Comunque novembre è un mese denso di attività e progetti, quest'anno è realmente partito tutto e ormai non ci si poteva più tirare indietro e sono attività che mi piacciono, mi divertono e mi stimolano ma è un vivere di corsa. Poi i fine settimana sono all'insegna delle ragazze, tante soddisfazioni ma tanti altri chilometri, certo il loro sorriso ripaga e anche la mia gioia nel vederle felici. Sabato ho accompagnato Maddalena a un concerto dell'unicef dove cantava con le Pipes che stanno migliorando ogni giorno. Domenica Agata aveva la sua seconda gara, anche se la prima ufficiale, perché l'altra era interna della società. Io ogni volta le spiego che si può perdere, che è normale così si sa che ci si può migliorare, perché lei fa veramente fatica ad accettare gli errori e le sconfitte (come suo padre) ma poi vince e quindi tutte le mie belle spiegazioni se ne vanno via come l'aria. Adele nel frattempo era impegnata in uno stage di danza e Cristiano... Lui probabilmente stava escogitando il metodo migliore per far impazzire le maestre ed è pure un sacco ruffiano. Domani mattina giornata di scrittura, necessaria più che mai per scaricare la tensione e per star dietro a tutti i prossimi progetti.
mercoledì 13 novembre 2024
CRITICATA E STRESSATA
Mentre attendo il ricevimento di una prof di Maddalena, ho il tempo per scrivere e aggiornarvi! Sono state come sempre settimane intense, ma con grandi novità. Tutti i progetti che per anni sono stati lanciati nelle scuole, nelle biblioteche, quest'anno stanno partendo e così mi ritrovo a girare la provincia e anche a uscirne. Devo dire che il passare dai miei bambini di prima a scuola, ai diciottenni del corso di basket, passando per infanzia e adolescenti rende tutto molto dinamico e poco noioso. È bello poter cambiare e ritrovare continuamente sfide diverse, se non ci fosse il senso di colpa della mamma sarebbe meglio. Tutti questi lavori e progetti, per quanto mi piacciano e mi soddisfino, tolgono tempo a casa e ai bambini e un po' mi dispiace, anche se ero consapevole che quest'anno sarebbe stato così.
L'altro piccolo nodo riguarda il mio impegno per le scuole dei figli, non quello che faccio che mi piace, ma come viene recepito. È vero che, dopo 15 anni di politica, le chiacchiere dovrebbero farmi un baffo, ma in realtà in quell'ambito ero pronta, qui un po' meno. È solo questione di respirare a fondo e ricalibrare il tiro, capire a chi si può andar bene e a chi meno e magari mettersi un po' da parte! In fin dei conti non è il mio lavoro, ma è solo un mondo in cui credo e per cui, come sempre se ci tengo, mi spendo al massimo.
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