giovedì 4 aprile 2019

Seduta sul divano, Agata ha finito di mangiare e si è addormentata. Che idillio... ma dove? Provo ad alzarmi per metterla a dormire nel passeggino e lei apre mezzo occhio, quello che basta per farmi capire cosa pensa: mettimi giù e urlo! Ooooook, rimaniamo ferme, il libro è distante, ufff. Il problema principale però è ciò che di staglia davanti a me: il salotto ha lo stesso ordine di una discarica abusiva e per fortuna sono almeno riuscita a pulire stamattina. Ora, è risaputo che io non ho nessun gene da donna di casa ( quindi per tutti quelli che pensano che una donna sia naturalmente portata per i lavori di casa, io posso smentirlo), ma qui la situazione è grave e oggi è pure uno di quei giorni da decisioni importanti. Vabbè, pensiamo ad altro mentre siamo bloccate qui, sapendo che fra 20 minuti comincio a lavorare e non c’e Spazio sul tavolo. A cosa pensiamo? Progetti lavorativi: tanti e ho pure un colloquio, io odio i colloqui, se c’è una cosa che non so fare ( in realtà ce ne sono diverse) è convincere una persona a scegliere me e non un altro. Io tenderei sempre a stare zitta e a evitare di incensarmi, insomma non mi sento Wonder Woman... però è un periodo in cui bisogna tirare fuori i denti. Tipo, è iniziata la campagna elettorale ( che chiaramente tira fuori il peggio di ogni persona), a me piace far politica, o meglio mi piace pensare di fare qualcosa per il mio paese, mettere in pratica tutte le malsane idee che ho per la mente sulla scuola, sulla biblioteca, sulle famiglie... però per arrivare a questo bisogna farsi eleggere, e per farlo si naviga nel magico mondo del ‘poltronismo’ cge, letto così, sembra una cosa iper comoda, col cavolo, la poltrona è fatta di spine e tutti cercano di infilarle nei fianchi degli altri, è brutto, ma esce la parte più competitiva di ognuno di noi.
Anche oggi mi hanno ripetuto: io non faccio politica per questo, ma se invece facessimo politica proprio per evitare questo? O quando si arriva lí tutti diventano uguali? Beh io spero di non diventarlo. Per oggi basta, Agata ha deciso che il suo pisolino di 20 minuti è finito, il lavoro inizia fra 15 e la tavola è ancora piena! Ce la farà la nostra Erika a far tutto? Lo scoprirete nella prossima puntata!

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