martedì 23 gennaio 2024

GIORNI E GIORNI

Sono seduta sul divano tra muco (di Cristiano) con relativa tosse notturna e Agata che stamattina ha vomitato ma ora è tranquilla. Chissà come si prospettarà questa settimana!
Ogni tanto avrei voluto scrivere ma ho preso la decisione di non farlo se sono arrabbiata ossia in quei momenti in cui punterei al sito di una compagnia aerea e volerei in un'isola deserta, ma non ho ancora il passaporto quindi manco posso farlo. Raccontiamo brevemente quello che è successo: mi sono sentita come Biancaneve che, al posto  di assaggiare la mela e poi farsi salvare dal principe, si innamora e sposa brontolo e le vengono fuori altrettanti brontoli in miniatura, anzi brontole dato che sono femmine. Insomma le sarebbe andata meglio se si fosse mangiata la mela avvelenata.
Che poi sembra un disco rotto: 
'c'è casino!'
Ma dai? Ma come è possibile?
Siamo in sei, geneticamente disordinati, pieni di impegni e infastiditi dai lavori di casa. Come può essere in ordine? 
' I soldi finiscono!'
Ma dai? Ma com'è possibile? 
Siamo in 6, mangiamo sempre a casa, le figlie scelgono solo attività costose, facciamo un sacco di cose. Quindi non è che li spendiamo, ma li utilizziamo.
Io credo di aver capito che il problema principale sia che non ha il concetto del 6 o meglio delle 6 persone ed è strano per uno che adora la matematica, ma forse questa è una questione più sociologica. Potrei fargli trovare un problema di matematica da risolvere per fargli capire tipo:
In un ristorante mangiano 3 persone e spendono 36 euro, sapendo che ogni pasto costa 12 euro, quanto spenderebbe una famiglia con 6 persone?
Le brontole minori invece passano da: hai iniziato a far da mangiare più buono a questo non sa di niente con tanto di incazzatura, che per la figlia due è una costante. 
Ora, quale parte del concetto: trovatevi una suocera che sappia far da mangiare e che possibilmente Mi inviti a mangiare, non hanno capito? 
A me sembra di essere così chiara, ma qui non capiscono.
In compenso Cristiano parla sempre di più e se sta buono me lo trovo sopra il tavolo che salta; mi chiede di andare al supermercato delle mucche che dopo settimane ho capito essere l'azienda agricola dove compriamo carne e formaggi ossia Moma, da ieri gli sto insegnando a dire Moma.  Si legge Móma e non Momà, non è il museo però merita comunque una visita.
Ho iscritto Agata a scuola ed era andata alla scuola aperta con il papà perché io stavo tenendo un corso sui giochi da tavolo alle maestre dell'infanzia. 
Sempre bellissima esperienza, poi portare i giochi nelle scuole è proprio una gran cosa!
Maddalena ha ancora qualche problema al braccio che si era rotta, Michele ne ha altri al gomito, Adele sta iniziando a provare per il saggio.
Per il resto: sono riuscita a scrivere un po' ma non a dimagrire. 

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