sabato 26 maggio 2018

I primi 3 mesi

Se mi avessero detto che questa volta avrei avuto una botta di nausee, forse ci avrei pensato un po’ di più! È andata così: 1ª figlia: manco mi ero accorta di essere incinta; 2ª figlia: qualcosina ma poco e non subito; 3ª gravidanza: nausee ancor prima di fare il test, il mio corpo già parlava quindi o ero incinta o avevo qualcosa di molto grave oppure una gravidanza isterica, che poi in quei giorni, mentre aspettavo di fare il test ( perché, almeno per credenza mia, bisogna aspettare un po’ dopo il ritardo delle mestruazioni) mi chiedevo: ma se non sono incinta e magari è una gravidanza isterica? Allora forse sono proprio fuori completa, cioè da ospedale psichiatrico.
Chiaramente il test era positivo così ho continuato a ‘nauseare’ tranquillamente con la mia faccia da cadavere mentre il mondo ( sì, ok solo
Chi mi ha vista in quelle settimane) si chiedeva che brutta vita stessi facendo data la mia tristezza continua e quel pallore da malata...in realtà era l’esatto contrario, uno dei momenti più felici ma quando devi trattenere il conato, la concentrazione è massima, non puoi mica distrarti e anche un sorriso può essere famelico, cavolo. Sorridi e blblbl...non puoi vomitare addosso alle persone. Nonostante l’attenzione, devo dire che a casa è successo, le facce di Michele e le bimbe erano schifate sopra ogni cosa. Una perfetta scena familiare. O meglio ancora io che corro in bagno, Madda che corre dalla parte opposta con conato da conato e Adele che urla verso il piano di sopra: ‘ papà la mamma sta vomitando’. Ecco questa è stata la mattina della partenza per Milano meglio di così si muore.
Questo continuo malessere ha fatto sì che tra la 7ª e 8ª settimana tutti lo sapessero, anche perché appena detto alle sorelle maggiori, la notizia si è diffusa come un fiume in esondazione e pensare che avevamo detto:
‘ non ditelo subito perché è ancora presto ed è meglio aspettare.’
Per Adele quell’aspettare intendeva dire: arrivo a scuola e quando la maestra dice di raccontare un evento nel pensierino io lo scrivo ma poi dico che è un segreto ( anche il
Parto della gatta è passato in secondo piano). Non che Maddalena abbia aspettato di più, se pensate che il primo messaggio di congratulazioni mi è arrivato da una mamma di una sua compagna di classe ancor prima che fosse tornata da scuola.
Almeno così ho spiegato a tutti la mia cera da ‘venerdì 13’  e quindi mi sono presa baci e abbracci da tutti ma la cosa più bella è stato vedere alcuni occhi emozionarsi.
Ai 3 mesi senza dirlo non sarei comunque potuta arrivare visto che mi chiedono ‘quanto ti manca?’, non è colpa mia se ci sono donne che arrivano al settimo mese senza che si veda e io ho una pancia e delle tette che sembra che debba partorire domani...è vero che la base di partenza era gia ben visibile sia sotto che sopra e quindi va solo in aggiunta ma almeno ora posso mostrarla senza dover trattenere il respiro e ripromettendomi di fare almeno un po’ di addominali, mangiare meno pane ecc, tutte promesse che duravano una settimana, noooo, molto meno!
Dopo i baci e gli abbracci, il momento migliore è la fatidica domanda: maaaa voluto o capitato? Ecco, una mi è già capitata, poi abbiamo imparato, quindi decisamente voluto. Cercato? Non molto perché è arrivato subito, motivo per cui non abbiamo neanche messo un cartello o un post su Facebook con scritto’ stiamo provando ad avere un altro bimbo’, sarebbe stato veramente fico.
Domanda a cui segue costante una preghiera: chissà che sia maschio, ma lo sapete? Ve lo fate dire? ( giuro che questa sequenza è costante). No, non lo sappiamo perché all’ecografia non ce l’hanno detto, ma ce lo faremo dire, poi lo capirete da voi, se vedete Michele ubriaco una settimana a fine luglio significa che è maschio, ma forse si ubriacherà anche se sarà femmina cercando di dimenticare la netta minoranza in cui si troverà. Aspetteremo tutti luglio, intanto i primi 3 sono andati, ora è tempo di darsi a shopping premaman sfrenato!!!

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